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M5S Sciacca. Le Terme: “tra la padella della Regione e la brace dell’incapacità del Comune”


I portavoce del M5S di Sciacca, rispondono a Massimo Raso che su facebook aveva invitato il movimento a fare chairezza sulla posizion della concessione dei beni termali al Comune di Sciacca

Di seguito la nota stampa

Il M5S di Sciacca tutto, coglie l’invito arrivato su Facebook dal dott. Massimo Raso per fare chiarezza sulla posizione del movimento in merito alla concessione dei beni termali al Comune di Sciacca.

Specifichiamo che in effetti, il M5S ha perseguito negli anni l’obiettivo della concessione al Comune.

Questo perché siamo convinti che Sciacca meriti un ruolo da attore principale, visto che per noi saccensi le Terme sono una risorsa e non un peso, come sempre le ha viste la Regione.

Tuttavia, dinanzi ad un’amministrazione che si sta facendo “trascinare” dalla Regione, che dimostra purtroppo di essere senza idee e senza programmazione, che non ha ancora chiarito qual è la sua visione sul rilancio delle Terme, che non ha evidentemente risorse, competenze adeguate all’interno della sua squadra, tanto che chiede la concessione (tra l’altro solo di alcuni beni – grotte escluse)…ma il bando per tali beni lo fa redigere alla Regione…siamo oggi fortemente preoccupati.

Ancor più visto che, come giustamente evidenziato dal dott. Raso, si tratta di una concessione migliorativa…ovvero con “l’OBBLIGO di eseguire sugli immobili lavori di ristrutturazione, recupero, restauro […]” ..attività che, fintantoché non verrà trovato un gestore, saranno a carico del Comune. Altro che “senza oneri”…

Insomma, le Terme sono tra la padella (noncuranza e disinteresse della Regione Siciliana) e la brace (incompetenza e incapacità del Comune di Sciacca).

In mezzo, ancora una volta, ci siamo noi cittadini e il destino della più grande risorsa per il nostro Territorio.

Noi del M5S, minoranza responsabile e propositiva sia rispetto al governo della Regione che a quello comunale, non ci stiamo e continueremo a lottare, mettendo sul campo le risorse e competenze sia politiche che tecniche del nostro gruppo, affinché le Terme possano riaprire al più presto e possano, ancora prima, essere “liberate” da una politica che le ha soffocate negli anni e infine chiuse, perseguendo interessi diversi da quelli collettivi.