“No ai test sul Muos senza le indispensabili condizioni di sicurezza che garantiscano l’incolumità della popolazione: i cittadini non sono topi da laboratorio”
“Con ordinanza del 26 febbraio scorso – spiega il deputato Cinquestelle Giampiero Trizzino – il giudice ha disposto il completamento dell’attività di controllo, che avverrà attraverso la misurazione delle emissioni prodotte delle parabole e delle antenne. Per questo motivo a partire da domani gli impianti verranno messi in esercizio limitatamente al prelievo delle misurazioni. Questa attività sarebbe dovuta avvenire già gennaio, ma non fu possibile perché l’Arpa dichiarò che le apparecchiature in quel momento non erano erano disponibili”.
Legambiente ha già depositato una memoria con la quale ha tentato di resistere alla decisione, ma non è stata accolta. Alla memoria è seguita una analoga richiesta del comitato delle ‘Mamme NO MUOS’ al prefetto.
“Anche noi, come gruppo politico – continua Trizzino – abbiamo scritto al prefetto, sottolineando la pericolosità di questa manovra e la necessità di approntare tutte le misure necessarie affinché non vi siano conseguenze sulla popolazione. Siamo consapevoli della necessità di fornire al giudice tutte le carte affinché possa accertare una volta e per sempre la pericolosità dell’impianto militare, ma non possiamo accettare che la popolazione diventi la cavia di questo test”.