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Macron, Merz, Starmer e Tusk oggi a Kiev: “Mosca deve accetterà un cessate il fuoco di 30 giorni”, ma Putin è impegnato a festeggiare

Il presidente francese Emmanuelle Macron, il premier britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier polacco Donald Tusk sono oggi a Kiev per chiedere, sulla scia degli Stati Uniti, un “cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni” alla Russia che non accetterà se prima l’Ucraina non accetterà la sue condizioni

La visita congiunta arriva all’indomani dell’imponente parata della vittoria a Mosca che celebra gli 80 anni dalla sconfitta del nazismo nella Seconda Guerra Mondiale. È la prima volta che i leader dei quattro Paesi europei fanno visita insieme in Ucraina. “Intensificheremo la nostra pressione sulla macchina da guerra russa fino a quando Mosca accetterà un cessate il fuoco duraturo”, avvertono in una dichiarazione congiunta.

Macron, Merz, Starmer e Tusk insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky terranno un incontro virtuale con gli altri leader della “coalizione dei volontari”, quei paesi occidentali, essenzialmente europei, pronti ad apportare “garanzie di sicurezza” all’Ucraina, Russia permettendo.

il presidente francese, Emmanuel Macron, in un lungo post su X, spiega l’obiettivo della visita: “Di ritorno a Kiev, il mio primo pensiero va agli ucraini. Da oltre tre anni resistete con coraggio ammirevole. Per la vostra terra. Per la vostra libertà. Per l’Europa. Perché sì, qui si gioca la sicurezza del nostro continente. Di fronte all’aggressione della Russia, la nostra risposta deve essere collettiva”.

Ed aggiunge:”Ho tre messaggi. Innanzitutto, la pace. Una pace giusta e duratura comincia da un cessate il fuoco completo e senza condizioni.È la proposta che sosteniamo con gli Usa. L’Ucraina l’ha accettata dall’11 marzo. La Russia tergiversa, pone condizioni, prende tempo e prosegue la guerra d’invasione. Se Mosca continuerà a ostacolare, noi rafforzeremo la pressione, come europei e in stretto coordinamento con gli Usa. Elogiamo l’appello del Presidente Trump a fare questo passo”.

“La nostra unità è la nostra forza. – Continua Macron – È anche il senso di questa missione: tutti noi vogliamo la pace! Poi, la sovranità. L’accordo di pace dovrà garantire la sicurezza. È su questo che abbiamo lavorato durante le riunioni di Parigi, Londra e oggi a Kiev. Andiamo avanti insieme. Infine -conclude – il futuro. L’Ucraina si batte per la sua popolazione, ma anche per l’ideale europeo in cui crediamo. Un’Ucraina libera, forte, prospera ed europea: è il nostro orizzonte. La storia ci guarda”.

Il presidente francese ha omesso di scrivere che ottenere la pace è necessario ascoltare le richieste dell’altro belliggerante, questi tre anni insegnano che contro la Russia, le armi, le sanzioni e ancora meno le minacce, funzionano poco o nulla.

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