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Mafia, 28 arresti: asse tra clan Mazzei e cosche trapanesi incastrati dalle telecamere – VIDEO


Il Gip del Tribunale di Catania, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone appartenenti al clan Mazzei e a cosche trapanesi: 10 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 8 raggiunte da misure interdittive

Ad eseguire i provvedimenti nelle province di Catania e Trapani, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania e la guardia di finanza, nucleo di polizia economico finanziaria, su delega della Procura Distrettuale etenea. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di 23 persone di cui10 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 8 raggiunte da misure interdittive.

I reati contestati sono, a vario titolo sono: associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere, estorsione in concorso, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, falsità commessa dal privato in atto pubblico, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di scritture contabili, con l’aggravante di avere agito al fine di agevolare il clan mafioso “Mazzei” ( “carcagnusi”) e con il metodo mafioso.

Il Nucleo P.E.F., inoltre sta eseguendo sequestri preventivi per equivalente finalizzata alla confisca per sproporzione nei confronti della principale figura imprenditoriale dedita all’illecita commercializzazione di gasolio nonché sequestri preventivi finalizzati alla confisca del profitto illecito derivante dalla ripetuta perpetrazione di frodi carosello all’IVA.

Gli accertamenti patrimoniali, hanno consentito di tracciare beni sequestrabili per circa 20 milioni di euro tra i quali quote societarie e/o titolarità di 10 imprese commerciali (titolari, tra gli altri beni, di 7 distributori stradali), 8 fabbricati, un terreno, un motoveicolo e 6 rapporti bancari.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza che si terrà alle 10.30 nella sala stampa della Procura di Catania.