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Malore improvviso, 55enne muore davanti alla tv: a trovarlo con il telecomando ancora in mano l’anziana madre

Era andato a casa dei genitori e li aveva aiutati a prepararsi per la notte, poi si è messo davanti la tv, dove un malore improvviso ha stroncato la sua vita

La tragedia è accaduta venerdì sera in un appartamento di Vigonza, in provincia di Padova. Silvio Barina “Cilo” per gli amici, aveva 55 anni ed è morto stroncato da un malore improvviso mentre era seduto davanti al televisore. Lavorava come saldatore in una ditta a Peraga di Vigonza.

Il 55enne quella sera aveva cenato mangiando una pizza in casa con la moglie Antonella, poi, come sempre, era andato a casa dei genitori e li aveva aiutati a prepararsi per la notte. Si è poi seduto in poltrona e si è messo a guardare la televisione. L’anziana madre,dopo averlo più volte chiamato perché aveva bisogno di lui, preoccupata si è alzata e l’ha trovato morto, ancora seduto sulla poltrona con il telecomando in mano. L’uomo viveva con la moglie a Barbariga (Padova) vicino alla stazione dei treni.

“Venerdì sera abbiamo cenato insieme dopo che era stato a casa dei suoi genitori, in centro a Vigonza – racconta disperata  la moglie Antonella Fantinato – Verso le 23.30 è tornato dai genitori per metterli a letto. Da un anno Silvio si era preso questo incarico che portava avanti con dedizione, costanza e impegno. Da circa quindici giorni i suoi genitori sono caduti e da soli faticano a stare in casa, e così Silvio dormiva da loro da due settimane. Ogni giorno andava avanti e indietro tra casa nostra, il lavoro e la casa dei genitori. E venerdì ha fatto esattamente le stesse cose. Mi è sembrato tranquillo, come al solito, il Silvio di sempre”.

Antonella Fantinato continua:Verso mezzanotte la madre l’ha chiamato ripetutamente perché aveva bisogno che lui andasse in camera, ma non ha risposto. Allora si è alzata e l’ha trovato in poltrona ma era già morto Dev’essere stato colto da un malore nel sonno. Era da giorni che gli dicevo che non poteva sostenere quel carico: si alzava presto al mattino e andava da loro, poi di corsa a lavorare. A pranzo veniva a casa e poi ancora dai genitori. Rientrava in fabbrica e poi passava da loro per preparare la cena; poi veniva a casa a mangiare e tornava di nuovo per la notte dai genitori. Gli avevo detto che era il caso di cercare un aiuto, ma lui preferiva dedicarsi personalmente alla sua mamma ed al papà. Credo che si sia stancato troppo e il suo grande cuore buono ha ceduto”. Infine la moglie conclude: “Ora, dopo 26 anni insieme da sposati, e 5 da fidanzati, dovrò riprendere in mano la mia vita e trovare la forza di andare avanti senza Silvio. Non riesco nemmeno a pensarci, e non voglio. Non avevamo figli e lui era tutto il mio mondo”.

Proprio a Vigonza tantissimi lo ricordano per la sua voglia di vivere, la grande vivacità ed esuberanza. I funerali dovrebbero essere celebrati mercoledì 7 dicembre alle 15 nella chiesa di Vigonza.