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Marinerie siciliane in agitazione, Bono: “regolamento europeo vessatorio che mette a rischio la categoria”


Si è tenuta ieri mattina a Licata una riunione di diverse marinerie siciliane per affrontare una nuova emergenza normativa

Si è affrontata la questione dell’ennesimo regolamento comunitario vessatorio per la pesca artigianale e in discussione in queste settimane a Bruxelles.

Si tratta di una proposta di regolamento comunitario di integrazione e modifica di un precedente regolamento (il 1224/2009) che disciplina il sistema dei controlli sulla attività di pesca che prevedrebbe anche, ad esempio, l’installazione di telecamere a bordo dei singoli motopesca per monitorare e controllare le catture di pesce, questo unitamente ad altri controlli sempre più stringenti per l’attività di pesca. Il provvedimento normativo è in questo momento all’esame della Commissione Pesca Europea, seguirà un iter nei prossimi mesi e potrebbe approdare al Parlamento Europeo ad ottobre per la approvazione definitiva.

Questa mattina si è anche discusso delle diverse norme comunitarie e nazionali che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di un settore che ormai al limite non solo in Sicilia..

La crisi del settore pesca è nota da diversi anni, fattori strutturali e congiunturali hanno contribuito insieme a portare al collasso le marinerie del nostro paese, ma riteniamo a questo punto ci sia un preciso disegno da parte della politica Europea di mettere definitivamente “al tappeto” il settore della pesca, sono anni ormai che le norme comunitarie vanno tutti nella medesima direzione, cioè quella di far chiudere il settore a vantaggio della importazione del pesce o verso sistemi diversi di produzione, vedi acquacoltura.

Questa mattina si è costituito un coordinamento fra le marinerie presenti, ben 8 (Licata, Sciacca, Trapani, Porticello, Porto Empedocle, Scoglitti, Catania e Porto Palo di Capo Passero) che ha lo scopo di coinvolgere anche altre marinerie siciliane e confrontarsi con le istituzioni regionali e nazionali.

Per questi motivi nei prossimi giorni si chiederà un incontro con l’Assessore regionale Bandiera e il Presidente della Regione Musumeci. Mentre Lunedi 17 febbraio è prevista la presenza del ministro Bellanova a Palermo alla quale si chiederà un incontro in quella occasione.