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Marsala: rifiuti ovunque. Il sindaco “sceriffo” risolve con multe per tutti


Il sindaco di Marsala non riesce a gestire il sistema di smaltimento dei rifiuti urbani e scarica al sua incompetenza sui cittadini: fioccano le multe elevate di vigili urbani, ma la città, continua a rimanere sporca, maleodorante e con condizioni igieniche che, rasentano i limiti della legalità.

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Il comune di Marsala, non un paesello qualsiasi, ma una città che conta circa 85 mila abitanti, guidata da Alberto Di Girolamo sindaco eletto nelle file del PD, di cui è il segretario cittadino. Questo primo cittadino, non riuscendo a trovare una cura efficace, per porre rimedio a tutta una serie di carenze, non ha trovato migliore soluzione, che accentuare la repressione mettendo in campo Agenti della Polizia Municipale, Ispettori ambientali e personale dell’Energetica Ambiente (ex Aimeri), con lo scopo di elevare salatissime multe ai cittadini che depositano l’immondizia nei cassonetti.

Alberto Di Girolamo oltretutto, ritiene lusinghieri i risultati ottenuti con questo sistema, tanto da diffondere un comunicato stampa: “L’azione negli ultimi giorni ha interessato soprattutto i palazzi che gravitano nella zona di via Del Fante, via Dante Alighieri (ex Circonvallazione) e via Trapani. Oltre una cinquantina i controlli effettuati che hanno portato all’elevazione di quattordici verbali con sanzione pecunario-amministrativa di 200 euro nei confronti di chi non ha smaltito correttamente i rifiuti. Le infrazioni hanno riguardato principalmente la non attuazione dello smaltimento differenziato dei rifiuti. Solo due sono stati invece multati per avere depositato i sacchetti fuori orario”.

Siamo tutti concordi sul fatto che va fatta una oculata differenziata dei rifiuti, per gestire al meglio questa problematica, ma i risultati devono essere raggiunti con un’organizzazione mirata delle risorse e non con una azione in stile “gestapo”.

Ed invece il sindaco esulta per le multe prese, che hanno raggiunto la ragguardevole cifra di oltre un milione di euro, solo nei primi sei mesi di quest’anno. Ed esulta per un Corpo dei vigili urbani trasformato in esattori del Comune: a molti è venuto il “sospetto” che il vero motivo di questa azione repressiva, sia quello di fare cassa a tutti i costi e ripianare i buchi di bilancio.

I sindaci “sceriffo” non servono, tutti i primi cittadini, dovrebbero chiedersi il perché la gente infrange la legge e trovato il motivo, porre rimedio.