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Mascherine tricolori contro il governo in 80 piazze, a Roma polizia e carabinieri li bloccano- VIDEO


Le Mascherine tricolori questo sabato sono tornate a manifestare in 80 piazze contro il governo Conte, ma a Roma le forze dell’ordine  hanno bloccato il pacifico corteo

Roma: ci dirigiamo verso Piazza del Popolo

Gepostet von Mascherine tricolori am Samstag, 16. Mai 2020

Le Mascherine Tricolori Sono tornate in piazza per il terzo sabato di fila. La protesta è indirizzata “alle misure insufficienti del governo Conte” e alle “restrizioni del lockdown”. In migliaia di italiani hanno manifestato pacificamente mantenendo le distanze di sicurezza, indossando le mascherine tricolori e urlando slogan contro il governo Conte.

 In questo sabato sono state 80 le città italiane coinvolte, tra le quali Torino, Milano, Trento, Verona, Trieste, Parma, Firenze, Ancona, Napoli, Bari, Lecce, Cagliari e Palermo e Roma, l’unica interrotta dall’intervento della polizia.

Nella Capitale la protesta è partita da piazza del Popolo, poi i manifestanti si sono diretti sotto palazzo Chigi, continuando la loro protesta per le vie del centro della Capitale, ma arrivati in via dei Due Macelli, le forze dell’ordine li hanno bloccati e identificato alcune decine di persone, “impedendo ai partecipanti – dicono i manifestanti – anche semplicemente di poter tornare a casa”.

I partecipanti sono tutti esponenti delle categorie maggiormente abbandonate dal governo, si va dai commercianti, alle partite Iva, ai lavoratori dipendenti che ancora non hanno visto un euro dell’anticipo Cig. “Dopo più di due mesi di quarantena – aggiungono i manifestanti – abbiamo visto solo annunci, dov’è la tanto sbandierata“potenza di fuoco? Qui non si vedono rilanci, ma solo ritardi. Nel suo ennesimo show serale Giuseppe Conte ha annunciato una serie di misure del tutto insufficienti. Solo promesse che non potranno essere mantenute. Dove sono i soldi della cassa integrazione in deroga? Perché centinaia di migliaia di lavoratori autonomi ancora non hanno avuto i 600 euro? Dei soldi in banca per imprese e commercianti neanche l’ombra! E i soldi a fondo perduto? Ammesso che arriveranno saranno pochi e in ritardo!”.

Una protesta pacifica per delle rivendicazioni sacrosante, ma a Roma interrotta bruscamente: “Mentre ci dirigevamo verso le macchine e le fermate metro più vicine – raccontano dal movimento – siamo stati chiusi ad imbuto da due ingenti schieramenti di polizia e carabinieri in assetto anti-sommossa che hanno creato di fatto un assembramento”.

Ma le Mascherine Tricolori non ci stanno e rilanciano: “Voi avete deciso che l’Italia deve fallire, che l’Italia deve uscire in ginocchio da questa crisi. Qualcuno vuole milioni di disoccupati e milioni di imprenditori falliti, milioni di famiglie alla fame. Non lo consentiremo. Noi combatteremo per difendere il futuro dell’Italia. La parola deve tornare al popolo, questo governo deve andare a casa! Nonostante la repressione e i divieti, noi manifesteremo. E’ un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere. Ribellarsi oggi significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio. Viva la libertà! Viva l’Italia!”.