“La notizia di oggi è questa il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino Almasri”
Lo annuncia la stessa premier Giorgia Meloni in un video postato si Facebook, nel quale aggiunge: “avviso di garanzia inviato anche al ministro Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano presumo al seguito di una denuncia che è stata presentata dall’avvocato Luigi Ligotti ex politico di sinistra molto vicino a Romano Prodi conosciuto per avere difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”.
Poi conclude: “Ora i fatti sono abbastanza noti la Corte penale internazionale dopo mesi di riflessione emette un mandato di arresto internazionale nei confronti del capo della polizia giudiziaria di Tripoli, curiosamente la Corte lo fa proprio quando questa persona stava per entrare sul territorio italiano dopo che per 12 giorni aveva serenamente soggiornato in altri tre Stati europei”.
La presidente del Consiglio ha sottolineato il fatto che vale “oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire”, per poi ammettere di poter “essere invisa a chi vuole che l’Italia cambi, diventi migliore. Ma anche e soprattutto per questo, intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani, soprattutto quando è in gioco la sicurezza della Nazione, a testa alta e senza paura”.
Il procedimento parte da un esposto presentato il 23 gennaio scorso dall’avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra, nel quale ipotizza i reati di favoreggiamento e peculato “in relazione alla vicenda del rimpatrio del generale libico Osama Almasri, arrestato su mandato della Corte Penale Internazionale, con l’accusa di tortura, assassinio, violenza sessuale, minaccia, lavori forzati, lesioni in danno di un numero imprecisato di vittime detenute in centri di detenzione libiche”. Nella denuncia si chiede ai pm di piazzale Clodio che vengano “svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici di Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”.
Li Gotti nella denuncia, citando i reati, ricorda che secondo il reato di favoreggiamento personale (art. 378 co.1 cod.pen.) “chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale, o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti, è punito con la reclusione fino a quattro anni”.
Per il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi si tratta di “attacco eversivo” e ha puntato il dito contro una magistratura politicizzata che “scambia le prerogative e l’autonomia della magistratura per un mezzo per fare politica”.
Duro il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini: “Giorgia Meloni indagata per il rimpatrio del libico Almasri, avvisi di garanzia per il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Vergogna, vergogna, vergogna. Lo stesso procuratore che mi accusò a Palermo ora ci riprova a Roma con il governo di centrodestra. Riforma della Giustizia, subito!”, scrive Salvini su X.