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Meloni: “Tutte le armi sono difensive”, Lega frena: “Meno propaganda, non vogliamo conflitto diretto con Russia”

Il Governo Meloni si spaccherà sulla guerra? Al momento il fronte governativo è stato compatto, ma Lega e Forza Italia è evidente che non vogliano attirare le ire di Mosca, mentre Meloni a Kiev sembrava in luna di miele con il presidente ucraino e tutte le sue tesi

Il governo Meloni sembra inesorabilmente destinano a spaccarsi sulla guerra in Ucraina: dopo le durissime parole di Berlusconi che da premier “non avrebbe mai incontrato quel signore”, ossia il presidente ucraino Zelensky perché giudica “molto negativamente” il suo comportamento in quanto “ha attaccato le le due repubbliche autonome del Donbass” e stiamo assistendo alla “distruzione del suo Paese”; oggi arriva un nuovo freno alla politica “sostegno all’Ucraina senza se e senza ma” di Giorgia Meloni.

Mentre infatti la Premier Giorgia Meloni è andata in Ucraina a stringere ancora di più i rapporti con Zelensky e la giunta di Kiev, dicendo in conferenza stampa congiunta: “Quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive. Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini”.

Oggi ad Agorà su Rai Tre Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ha specificato: “E’ giusto sostenere l’Ucraina anche a livello militare tanto è vero che abbiamo votato tutti i provvedimenti. Giusto, sacrosanto difendere il diritto dell’autodeterminazione di uno Stato sovrano come l’Ucraina.

Poi attenzione a non inviare armi che rischino di trascinare l’alleanza atlantica in un conflitto diretto con la Russia. Perché questo vorrebbe dire far scoppiare la guerra nucleare. Ci vuole prudenza. Usiamo la ragione e usiamo meno la propaganda bellicistica”.

Parole chiare quelle di Romeo che se unite alle dichiarazioni del leader Salvini sulla presenza, poi annullata, di Zelensky a Sanremo, danno una buona idea di quella che sia la linea leghista verso la guerra ed il governo di Kiev.