Siamo al rush finale, mancano meno di 72 ore all’apertura dei seggi elettorali e a meno di “cataclismi” dell’ultimo minuto – sempre possibili in politica – la corsa a palazzo di città, sembra essere un affare riservato solo a tre dei cinque candidati.
La campagna elettorale è stata altalenante, con fasi di eccessiva calma, a cui si sono contrapposte improvvise fiammate e in cui ognuno, ha tentato di tirare fuori dagli armadi gli scheletri dell’avversario, senza però tenere conto dei propri, che puntualmente la controparte, inevitabilmente ha fatto saltare fuori.
Di scheletri in questa tornata elettorale, nei vari schieramenti, ce ne sono a bizzeffe, qualcuno ne ha pochi e di scarso peso, altri possono vantare interi cimiteri con scheletri “ingombranti”, ma chi non ha peccato “scagli la prima pietra”.
Non esistono sondaggi, ne ufficiali ne ufficiosi, nessuno dei candidati ne ha commissionati e dunque per capire cosa potrebbe succedere, ci si affida al metodo più antico, ma che quasi sempre ci “azzecca”, almeno a Sciacca: l’umore della gente.
Per strada si parla, si commenta e si fanno pronostici. Quello che ne esce fuori, è un quadro totalmente diverso da quello di inizio campagna elettorale. Nessun candidato dei cinque in corsa, oggi, pare abbia la possibilità di spuntarla al primo turno. Tre, sono posizionati sugli stessi numeri e sembrano essere un gradino più in alto degli altri due.
Chi tra i “big” in prima battuta sembrava essere partito con una marcia un più, ora appare addirittura in difficoltà e chi appariva più indietro, a “naso” pare abbia recuperato. Quindi prepariamoci, perché se così stessero le cose, – sempre escludendo eventuali sorprese – si andrà al ballottaggio.
Ed proprio questo secondo “round” che quasi tutti temono e vorrebbero evitare, tranne ovviamente il M5S che al contrario invece – visti i precedenti, sia in Sicilia che altrove – se lo augura, ovviamente, solo se ad andarci, dovessero essere loro.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.