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Mercato Petrolifero. L’OPEC+ non sacrificherà i propri interessi per gli scopi geopolitici di USA e UE

A dirlo è il quotidiano in lingua inglese del Partito Comunista Cinese, Global Times: i paesi dell’OPEC+ sono contrari al price cap al petrolio russo del G7 e non sosterranno le decisioni degli Stati Uniti e dell’UE.

Secondo il quotidiano cinese “il taglio alla produzione – di 100.000 barili al giorno – dell’OPEC+, avvenuto pochi giorni dopo che il G7 ha accettato di imporre un tetto massimo alle esportazioni petrolifere russe, è un segno inequivocabile dell’opposizione dei paesi produttori di petrolio alle mosse geopolitiche dell’Occidente che va a spese dei paesi produttori così come dei mercati globali”.

Il quotidiano cinese scrive osservazioni in realtà ovvie, ma che in Occidente forse non sono state tenute in considerazione: “se in determinate circostanze fosse applicato un limite di prezzo per il greggio russo, ci sarebbero due prezzi differenti del petrolio sul mercato internazionale, il normale prezzo del greggio basato su un meccanismo di mercato e i prezzi limitati del greggio russo. Una simile differenza di prezzo si tradurrebbe sicuramente in attività arbitrarie e gli acquirenti abbandonerebbero il petrolio ad alto prezzo per l’opzione a basso prezzo, esercitando quindi pressioni sui normali prezzi del greggio. Questo chiaramente non è nell’interesse dei paesi produttori di petrolio”.