⦿ Ultim'ora

MES. Bocciato Odg Meloni e M5S si spacca, ma Berlusconi soccorre Governo: Conte rischia la poltrona?


Il teatrino andato in scena ieri mattina almeno per Conte potrebbe avere un finale non piacevole, Giorgia Meloni presenta un odg che viene bocciato dall’aula, ma le reazioni sono sufficienti a lasciare sul campo politico “morti e feriti”

L’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia a prima firma di Giorgia Meloni, chiedeva al governo di “non utilizzare in alcun caso il Mes per far fronte all’insieme delle misure volte a contrastare l’attuale emergenza“, ma la Camera lo boccia con 119 favorevoli e 216 contrari. Risultato chiaro nei numeri, che la maggioranza ha bollato come flop, ma che presenta retroscena che al premier Conte potrebbero costare cari.

Per capirlo, basta analizzare cosa è successo ieri in un’aula insolitamente piena in periodo coronavirus. I gruppi di Fdi e Lega registrano il tutto esaurito non rispettando i patti dell’autoriduzione nel chiaro tentativo di mandare sotto la maggioranza, che però a sua volta si presenta in aula con più deputati. Il risultato a ranghi completi nei numeri assoluti è scontato, ma a fare la differenza sono i dettagli.

Sette deputati pentastellati non seguono le direttive del movimento e votano a favore della Meloni, oltre alla Corneli, anch’essa 5Stelle, che si astiene. Gli otto si sommano ai due onorevoli che in mattinata hanno lasciato in M5S per approdare nel gruppo misto. Poi Giorgia Meloni ringrazia di persona i colleghi via social “per il coraggio e la coerenza”. Questi dieci voti nel breve periodo potrebbero venir meno alla maggioranza, ma alla Camera non ci sarebbe alcun problema per la tenuta del governo, il distacco al momento appare incolmabile.

Diversa cosa potrebbe però essere il Senato, dove i numeri sono risicati e gli affondi di Alessandro Di Battista, che ha presentato un documento con 30 firme di parlamentari contro Di Maio e la sua accettazione, nei fatti, del Mes, potrebbero fare la differenza. In soccorso al governo però arriverebbero i “Responsabili” di Forza Italia, operazione che sul campo potrebbe non essere indolore.

Ammettendo infatti che i senatori di Berlusconi riescano a sopperire ai fuggiaschi grillini, nella nuova maggioranza si aprirebbe inesorabilmente la strada al cambio di maggioranza e di conseguenza del premier. È risaputo infatti che PD e FI auspicano al timone Mario Draghi.

Ma quest’altra ipotesi potrebbe essere a rischio, la domanda infatti è: i grillini governativi di Di Maio, pur di conservare la poltrona, appoggerebbero anche un governo con dentro Berlusconi e guidato da Mario Draghi? In politica mai dire mai, ma da questi scenari esce solo una certezza, “Giuseppi” Conte, in ogni caso, pare avere i giorni contati.

La bomba a cinque Stelle è stata innescata ieri con quello che qualcuno ha definito “un golpe di velluto”, quando il blog delle Stelle ha annunciato che l’elezione del nuovo capo politico, previsto per metà marzo, non ci sarà e il voto rinviato “sine die”.

Alessandro Di Battista è stato quindi di fatto congelato e i giochi restano condotti da Vito Crimi attuale capo politico facente funzioni, ma prestanome di Di Maio. Forzature che a molti grillini non sono paiciute e che potrebbero fare scoppiare la bomba, sono in molti infatti ormai a parlare apertamente di scissione.