⦿ Ultim'ora

Messina. Covid: Sindaco De Luca e Asp chiedono a Musumeci l’stituzione della “Zona Rossa” fino al 31 gennaio

A Messina i contagi da Covid sono in aumento esporanziale con molti pazienti ricoverati in terapia e sia il sindaco Cateno De Luca che l’Asp provinciale, per tramite del Commissario ad Acta Maria Grazia Furnari, hanno chiesto alla Regione l’istituzione della Zona Rossa per la città

De Luca e L’Asp provinciale, preoccupati per l’aumento vertiginoso dei contagi da covid, hanno chiesto la Zona Rossa per la città di Messina e l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza ha subito risposto: “Tempestività e rigore sono per noi indispensabili in una fase in cui le performance positive sulla campagna vaccinale non possono e non devono subire distrazioni. Il mese di gennaio è strategico sotto il profilo sanitario ed economico. I cittadini sono i primi ad averne la piena consapevolezza. In particolare, in base alle recenti indicazioni del Comitato tecnico scientifico regionale, verrà effettuato un monitoraggio costante e analitico su tutto il territorio regionale”.

Il sindaco De Luca ha subito ringraziato il presidente della regione siciliana Nello Musumeci e l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza per la risposta tempestiva all’istanza formalizzata ieri alle ore 20:30 sull’istituzione della zona rossa: “Ora aspettiamo che venga rimosso con altrettanta tempestività il direttore generale dell’Asp di Messina Paolo La Paglia” ha dichiarato il sindaco che poi ha aggiunto: “Messina fino al 31 gennaio sarà zona rossa, sono pronto a riaprire il Centro operativo comunale, a predisporre il gabinetto di guerra e a chiudere tutto. Gli esercizi chiusi potranno contare su riduzioni Tari, occupazione suolo e acqua e la Family card per la spesa durerà fino a giugno”.

Dunque la città di Messina a breve potrebbe diventare “zona rossa”, assieme a due comuni del Catanese: Castel di Judica e Ramacca. L’assessorato alla Sanità adesso procederà a valutare le ulteriori richieste che in queste ore stanno arrivando da parte del servizio sanitario e delle amministrazioni locali e, in giornata, il presidente della Regione adotterà i provvedimenti conseguenti.