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Messina. De Luca: “Basta con il mercimonio dei migranti” e chiude l’hotspot da dove sono fuggiti in 30


Il sindaco di Messina Cateno De Luca non ha digerito la fuga di 30 migranti dall’hotspt di Bisconte che ha causato il ferimento di un finanziere ed ha annunciato che chiuderà la struttura perché “abusiva”


“BASTA CON IL MERCIMONIO DEI MIGRANTI A MESSINA!

I migranti fuggono indisturbati per la città mettendo in pericolo la popolazione e dobbiamo pure stare in silenzio senza protestare ?

UDITE UDITE …

E’ STATA DISPOSTA LA CHIUSURA DEL HOTSPOT PER MIGRANTI ABUSIVAMENTE REALIZZATO PRESSO L’EX CASERMA GASPARRO DI BISCONTE.

ALLE ORE 17:00 IL PROVVEDIMENTO SARÀ UFFICIALIZZATO MEDIANTE AFFISSIONE ALL’INGRESSO PRINCIPALE DELLA STRUTTURA DI BISCONTE”.

Questo il post di  De Luca, che poi da appuntamento ai suoi tanti fans sulla sua pagina facebook, da dove dalle 17 di oggi si potrà seguire in diretta l’evento che il sindaco definisce una “ storica esecuzione”.

Ma vediamo cosa è successo. Mercoledì intorno alle 22, una trentina circa di migranti sono fuggiti dall’hotspot di Bisconte a Messina e un finanziere che tentava di fermarli è rimasto leggermente ferito dal lancio di oggetti, ma la notizia è stata divulgata solo nel pomeriggio di ieri.

Secondo quanto comunicato dai militari della Guardia di Finanza, nell’hotspot di Bisconte sarebbe scoppiata una rivolta organizzata proprio per facilitare la fuga. Una trentina di migranti nella confusione infatti, sono riusciti ad aprirsi un varco in un punto della rete di recinzione e ad eludere i controlli, poi si sono dispersi per la campagne circostanti.

Immediatamente è iniziata la caccia ai fuggitivi che per tutta la notte ha impegnato uno spiegamento massiccio di forze dell’ordine, composto da equipaggi di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale. Un finanziere è rimasto ferito ad una gamba dopo un lancio di oggetti ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

Dopo ore di ricerche solo pochi fuggitivi sono stati rintracciati e riportati all’interno della struttura, mentre 24 sono riusciti a dileguarsi e sono ancora attivamente ricercati.