Non c’è l’ha fatta l’avv. Mario Turrisi: si è spento nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Messina dopo cinque giorni di agonia. I medici avevano segnalato il caso all’Aifa dopo che lo scorso mese al 45enne era stato somministrato il vaccino AstraZeneca . Donati gli organi
Dopo cinque giorni di agonia Mario Turrisi, 45enne di Tusa colpito da una trombosi, dopo avere ricevuto una dose del vaccino Astrazeneca, è morto. Nel pomeriggio di ieri i medici del reparto di Rianimazione del Policlinico hanno avviato l’iter per l’accertamento della morte cerebrale mentre questa mattina si è conclusa la donazione degli organi, così come indicato dalla famiglia dopo espressa volontà dello stesso Turrisi.
Mario Turrisi era riuscito a vaccinarsi prima dell’arrivo del nuovo commissario che ha sospeso la somministrazione dei vaccini ad alcune categorie professionali, tra cui magistrati e appunto avvocati.
Turrisi a circa due settimane dalla somministrazione del vaccino Astrazeneca, nella propria abitazione ha cominciato ad accusare cefalea e dolori addominali e poco dopo le sue condizioni sono peggiorate, tanto da essere trasportato da Tusa all’ospedale più vicino. La notte del 6 aprile però le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate e l’uomo è stato nuovamente trasferito nel reparto di Neurologia del Policlinico di Messina, dove i medici hanno eseguito una prima Tac che aveva mostrato una sospetta emorragia cerebrale. Dopo una risonanza magnetica gli è stata diagnosticata una trombosi dei seni venosi.
Sull’ipotesi se ci sia una correlazione tra il malore e la somministrazione del vaccino, che si è presentato dopo 15 giorni circa dopo, indaga la Procura di Patti. L’ospedale ha inviato una segnalazione all’Aifa per accertamenti.
Redazione Fatti & Avvenimenti