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Messina. Morte prof Turiaco: Consulenti accertano correlazione col vaccino ma Procura chiede archiviazione


Nonostante la perizia dei consulenti nominati dalla Procura ha attestato la correlazione tra il decesso e la somministrazione del vaccino della prof Turiaco, gli inquirenti hanno chiesto l’archiviazione delle indagini: i familiari annunciamo battaglia

La Procura di Messina per il procedimento sulla morte della 55ene docente Augusta Turiaco, ha presentato una richiesta di archiviazione e questo nonostante la relazione medico legale, abbia accertato che ci sia una relazione tra il decesso e la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

A darne notizia sono i familiari Paolo ed Helga Turiaco e il loro avvocato Daniela Agnello: “A seguito del deposito della relazione medico – legale che ha attestato la sussistenza di un nesso causale tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il decesso della prof. Augusta Turiaco, la Procura della Repubblica di Messina ha presentato richiesta di archiviazione del procedimento penale”.

Nella nota si legge: “Non ha fatto indagini sulla società che ha prodotto il vaccino AstraZeneca e non ha indagato sulle autorità che hanno autorizzato la somministrazione di un vaccino che ha causato la morte della nostra cara e amata Augusta. La famiglia Turiaco continua a chiedere verità e chiarezza, lamenta la mancata risposta agli inquietanti e allarmanti interrogati rimasti senza indagine rispetto ad un vaccino non sicuro dal momento che ha causato la morte di Augusta”.

La procura ha escluso la responsabilità del produttore del vaccino ritenendo che “il vaccino è stato somministrato a seguito delle autorizzazioni delle competenti autorità (EMA e AIFA) e, dunque, dopo la rigorosa osservanza di tutte le sperimentazioni e protocolli previsti dalla legge prima della produzione e della commercializzazione del farmaco, secondo lo stato di avanzamento della ricerca all’epoca dei fatti”.

“Agli atti – prosegue la nota – non sussistono accertamenti che sostengono le motivazioni degli organi inquirenti. I trials sulla sperimentazione sono stati condotti in maniera corretta? Come mai non hanno tenuto conto di pubblicazione studi scientifici del 2007 che mettevano in risalto che i vaccini a vettore adenovirale potevano dare problemi di trombocitopenia? Perché le comunicazioni e le informazioni sugli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca sono state divulgate solo il 24 marzo laddove vi era già la conoscenza di eventi avversi? Perché in Inghilterra nel mese di marzo avevano già i protocolli clinici di cura delle trombosi provocate dal vaccino? E ancora, perché la modifica del consenso informato e del foglietto illustrativo e la pubblicazione della nuova scheda da parte di EMA, le contraddizioni, la sospensione e in ultimo il ritiro del vaccino così come i tanti, e tanti altri interrogativi sono rimasti senza inchiesta e senza risposta?”.

La famiglia però non intende fermarsi e si rivolgerà al Giudice delle indagini preliminari per avere chiarezza e verità, risposte e chiarimenti su un vaccino che ha determinato la morte della 55enne: “Riteniamo – continuano i parenti e il legale – che sia stata violato anche il diritto a un’adeguata e corretta informazione del paziente che si sottopone al trattamento di vaccinazione. L’esposto ha sempre costituito non un attacco alla campagna vaccinale, ritenuta necessaria e indispensabile, ma un segnale di allarme, una richiesta di indagini, di chiarimenti e di approfondimenti, di verità nel rispetto del diritto alla salute quale bene inviolabile della collettività. Allo stato attuale, permangono le diverse ombre e gli inquietanti dubbi nell’autorizzazione e nella somministrazione collettiva del vaccino AstraZeneca e la Famiglia Turiaco proseguirà la sua ricerca di chiarezza in nome di Augusta e delle tante vittime del vaccino AstraZeneca”.