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Messina. Parte raccolta firme referendum abolizione taglio parlamentari: “per risparmiare tagliatevi indennità”


Parte da Capo d’Orlando con Antonio Matasso promotore, la raccolta delle firme necessarie per chiedere un referendum per abolire la legge costituzionale del taglio del numero dei parlamentari approvata appena due giorni fa: “Se si vogliono tagliare davvero i costi occorre intervenire sulle indennità”

Nella foto Antonio Matasso

L’iniziativa è del radicale Antonio Matasso, docente universitario e docente di Legislazione dei Beni culturali all’università Pegaso di Napoli, che con il suo comitato raccoglierà le firme per tenere un referendum confermativo e sostenere successivamente il No al taglio dei parlamentari, previsto dall’ennesimo tentativo di riforma costituzionale.

Matasso lamenta il fatto che con questa riforma “La Sicilia avrà pochi rappresentanti” e che questa legge “mette nello stesso calderone i costi della politica e i costi della democrazia, con il risultato di dare luogo a ircocervi, veri e propri mostri che mettono insieme componenti diverse, Se si vogliono tagliare davvero i costi occorre intervenire sulle indennità”. Poi aggiunge: “è importante respingere un’iniziativa rozza, demagogica e populista, che non colpisce i costi della politica ma i processi democratico-rappresentativi. È forse migliore una democrazia con meno eletti?”.

Non da Roma per mano dell’ex piddino ora Italia Viva Roberto Giachetti, che in Aula poco prima di votare – a favore – aveva preannunciato una raccolta firme per un referendum per abolire la legge che si stava votando, ma da Capo d’Orlando in provincia di Messina, dunque, parte il primo comitato contro la riforma costituzionale, che secondo il promotore Antonio Matasso, esponente del Partito radicale e fondatore del comitato èUna riforma che per la sua importanza deve passare da una verifica popolare”. L’obbiettivo per essere valido, è di superare la soglia delle 500mila firme.

Matasso spiega che meno eletti equivalgono a una minore efficienza: “L’idea che un Parlamento con meno eletti produca una migliore democrazia è un argomento non rafforzato da alcun esempio, la Gran Bretagna ad esempio, ha 650 membri della Camera dei Comuni, mentre alla Camera dei Lord ne conta ben 776. E la Francia ha l’Assemblea nazionale con 577 componenti e il Senato con 348”.

“Il M5S con questa riforma – dice ancora Matasso – ha parlato alla pancia del Paese, puntando su una riduzione dei costi che, come ha detto Cottarelli, è di appena lo 0,007 per cento, sarebbe stato meglio ripensare all’acquisto degli aerei militari F35”.

Matasso quindi annuncia che a breve verranno posizionati banchetti in tutta la provincia di Messina per raccogliere le firme. Per sostenere il Comitato, aperto alle adesioni di tutti i cittadini che abbiamo a cuore i problemi della democrazia e della rappresentanza, è sufficiente scrivere all’e-mail messina@noreferendum.it oppure telefonare allo 090 8969370.