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Miccichè: “Nel 2018 via il tetto di 240 mila euro agli stipendi e nuove assunzioni di dirigenti”


Fare peggio di Rosario Crocetta era universalmente considerata impresa ardua, ma Gianfranco Miccichè, è riuscito in questa “Mission Impossible”.

Il presidente dell’assemblea regionale siciliana, ieri nel corso del tradizionale scambio di auguri con i giornalisti, ha annunciato che dal 1° gennaio del 2018, ritorneranno i maxi stipendi: “E’ la norma nazionale a imporre di applicare le vecchie tabelle che non prevedono il limite a 240 mila euro”. Di fatto questo è il primo provvedimento della giunta Musumeci, ma da come si muovono le cose, la gestione sembra nelle mani del forzista, che tra votazioni controllate e accordi sottobanco, sta dimostrando che le carte nel tavolo di gioco le distribuisce lui.

Dal 2018 dunque, Miccichè eliminerà il tetto sugli stipendi dei dirigenti della Regione. “L’accordo sui tetti da 240 mila euro – si giustifica il neo presidente dell’Ars – scade a fine mese, per cui dal primo gennaio si applicano le vecchie tabelle. E’ la norma nazionale a imporlo”. La decisione ovviamente creerà polemiche non indifferenti.

Ma le novità annunciate per il nuovo l’anno non finiscono qui. Il presidente ha anche annunciato un piano per le nuove assunzioni: “A causa dei dirigenti di esperienza andati via mancano professionalità in questo Palazzo”, tradotto significa nuove assunzioni di “dirigenti” nei posti chiave e con contratti senza “limite” di spesa.

Un bell’inizio non c’è che dire, per una regione che ha un debito di 5-7 miliardi, a secondo di chi li calcola, in cui fino a pochi giorni fa il neo assessore al Bilancio Gaetano Armao, aveva dichiarato che il rischio default era dietro l’angolo e che per vederci chiaro ha nominato una commissione di esperti contabili. – QUI’ L’ARTICOLO In questa situazione parlare di aumento di stipendi e assunzioni di nuovi funzionari, sembra una barzelletta, solo che non fa ridere i siciliani, sicuramente rideranno i nuovi assunti e coloro che si vedranno raddoppiare i già lauti stipendi.

Siamo solo all’inizio, ma la lesgislatura si preannuncia “interessante”.