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Migranti. Accordo segreto fra Malta e Libia per riportare indietro i barconi intercettati in mare: ma è polemica


Doveva essere un segreto, ma alla fine la notizia è trapelata: Malta ha raggiunto un accordo con la Libia che prevede il coordinamento delle sue forze armate con la Guardia costiera libica che si riporterà indietro i migranti intercettati in mare

La “gola profonda” che ha divulgato il patto segreto è il Times of Malta, secondo cui si tratterebbe di un accordo di “mutua cooperazione” tra le forze armate maltesi (Afm) e la Guardia costiera libica. L’accordo prevede che i barconi dei migranti intercettati su indicazione dell’Afm prima dell’ingresso nelle acque maltesi vengano riportati in Libia.

Il Sunday Times of Malta, ieri domenica 10 novembre, a supporto della notizia, ha pubblicato la foto di un incontro, avvenuto lo scorso 18 giugno, organizzato dall’ambasciatore maltese a Tripoli tra il colonnello maltese Clinton O’Neil, capo delle operazioni e dell’intelligence Afm ed il vicepremier libico Ahmed Maiteeq, con la presenza di un membro del gabinetto del primo ministro maltese e dove c’è anche Neville Gafà, più volte accusato di corruzione nel rilascio di visti per ragioni mediche irregolarmente concessi.

Sempre secondo il quotidiano maltese, Gafà si è accreditato come “inviato speciale del premier Joseph Muscat” in incontri con il governo libico e lo scorso anno fu costretto ad ammettere di aver avuto un incontro con Hajthem Tajouri, leader di una milizia che gestisce un campo privato di detenzione ed il racket delle estorsioni.

Ovviamente la notizia ha suscitato polemiche tra i paesi europei perché questi accordi violerebbero le regole comunitarie, ma un portavoce maltese ha difeso il suo governo dalle accuse di aver condotto un negoziato segreto affermando che gli incontri bilaterali avvengono su base regolare e che Malta agisce sempre nel rispetto delle legge e convenzioni internazionali.

“La Ue – ha dichiarato il portavoce – si è espressa in modo attivo in favore del rispetto delle istruzioni delle autorità competenti e contro il tentativo di ostacolare le operazioni della guardia costiere finanziata ed addestrata dalla Ue per aiutare a sostenere la gestione del flusso dei migranti e combattere i trafficanti”.

Immediata via Twitt è arrivata la nota di dissenso di Alarm Phone: “Sebbene non sia una sorpresa, ora è confermato che le autorità maltesi coordinano le intercettazioni in collaborazione con la #Libia. Questo impedisce alle persone in fuga da una zona di guerra di raggiungere un #portosicuro e viola le convenzioni internazionali sui diritti umani”.