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Migranti. Decreti sicurezza, Conte: “Entro fine giugno in consiglio dei ministri le modifiche di Lamorgese”


Il premier Giuseppe Conte ieri ha annunciato che entro la fine di giugno le modifiche ai decreti sicurezza richiesti dal ministro Luciana Lamorgese saranno portati in consiglio dei ministri

Questo è quello che ieri il premier Giuseppe Conte dagli Stati Generali, dove al momento si trova, ha dichiarato in una intervista a Fanpage: “Entro la fine di giugno, i testi preparati dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per la riscrittura dei due decreti sicurezza dovrebbero arrivare in Consiglio dei ministri”.

Di questa modifica, richiesta da Pd e LEU, se ne parla dal gennaio di quest’anno, ma la contrarietà del M5S prima e poi l’arrivo della pandemia Covid-19, hanno stoppato le modifiche ai decreti sicurezza che la Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha scritto personalmente.

L’approvazione però non è cosa semplice, se la pandemia infatti sta dando un po di tregua, il fronte del grillino al contrario appare ancora più nebuloso che in gennaio, ma il Premier è convinto che alla fine una mediazione sarà trovata.

“Ci stiamo già lavorando – ha dichiarato Conte nell’intervista – anche se non credo che ce la faremo questa settimana perché siamo molto impegnati. Ma la ministra Lamorgese sta lavorando per mettere a punto le modifiche, e spero possano arrivare in Consiglio dei ministri”,

Per riuscire ad approvare il provvedimento il premier ha chiesto al ministro Lamorgese di aprire un tavolo di lavoro al Viminale sul modello di quanto fatto per il provvedimento sulla regolarizzazione dei lavoratori in nero, per trovare un punto di caduta tra le varie anime del governo. Al tavolo siederanno i due viceministri dell’Interno, Crimi del M5S e Mauri del Pd, Faraone per Iv e Fornaro per Leu.

Secondo quanto trapelato i nuovi decreti, che verranno portati all’approvazione del governo, dovrebbero essere due, uno sull’immigrazione e l’altro sulla sicurezza e oltre a recepire le osservazioni già fatte dal presidente della Repubblica al momento della pubblicazione delle leggi in Gazzetta ufficiale, dovrebbero essere integrati dalle proposte della Lamorgese, ovvero l’abolizione delle maximulte alle Ong, che tornerebbero all’originaria sanzione da 10 a 50mila euro e l’abolizione della confisca delle navi umanitarie, – quest’ultimo punto voluto prorio dal M5S – fino all’ampliamento dei casi di protezione speciale a tutte le persone che hanno subito trattamenti disumani e degradanti e alla restaurazione del sistema di seconda accoglienza.

Dulcis in fundo Il ministro Lamorgse vorrebbe proporre anche il ritorno da 4 a 2 anni per l’iter di concessione della cittadinanza e l’iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo.