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Migranti. “È l’invasione delle cavallette”: in 400 scaricati a pochi metri dall’arenile agrigentino. Ieri altri 3 sbarchi


Non possono essere più definiti sbarchi, si tratta di una vera e propria invasione quella in atto: una Nave “madre” ha scaricato 400 clandestini a pochi metri dall’arenile di Palma di Montechiaro nell’agrigentino, che fa seguito agli altri mini sbarchi delle ultime ore

Circa 400 clandestini nella tarda mattinata di oggi sono stati scaricati a pochi metri della spiaggia Vincenzella di Palma di Montechiaro, ai piedi del Castello, senza che nessuno si accorgesse di nulla. Secondo quanto al momento ricostruito a compire l’operazione sarebbe stata una nave “madre” con un’altra barca al traino che poi si sarebbe dileguata senza lasciare tracce.

I clandestini non appena toccato terra si sono dati alla fuga fra le campagne  e le strade circostanti, poi hanno raggiunto la vicina statale 115. Qui, anche perché qualcuno ha chiesto una passaggio agli automobilisti, è scattato l’allarme.

Sul posto sono arrivate agenti della polizia di Stato e carabinieri, pare anche con l’ausilio di un elicottero, che hanno rastrellato l’intero territorio. L’ingente spiegamento di uomini e mezzi però fino ad adesso ha consentito di rintracciare appena una trentina di clandestini, pare tutti tunisini,  gli altri sono ancora in fuga.

È iniziata anche una caccia alla nave “madre”, che probabilmente è un peschereccio ed almeno tre motovedette tra Guardia costiera e Guardia di finanza, stanno perlustrando la costa, ma fino ad adesso l’esito è negativo.

Quest’ultimo ingente sbarco è solo la punta dell’iceberg di ciò che sta avvenendo in queste ore, poco dopo a Linosa nell’isoletta vicina a Lampedusa sono sbarcati altri cinquantadue clandestini di origine subsahariana. Fra di loro ci sono alcune donne. A bloccarli sono stati i carabinieri, che hanno individuato l’imbarcazione di circa 10 metri con cui il gruppo è arrivato sugli scogli dell’isola. La Guardia costiera nelle prossime ore li trasferirà a Lampedusa.

Nella giornata di ieri tre imbarcazioni con 27 migranti partite dalle coste tunisine a bordo di piccole imbarcazioni, sono state fermate, in tre distinte operazioni, dai militari della Guardia di finanza nell’ambito dei servizi di vigilanza in mare per contrastare il fenomeno dell’immigrazione illegale. Le operazioni sono state condotte da unità aeronavali del Roan di Palermo e del Comando operativo aeronavale di Pratica di Mare, al largo delle coste trapanesi.

Ma non è finita, un altro barcone sarebbe stato intercettato in acque internazionali e sta facendo rotta verso l’Italia.

Ricordiamo che sono tutte persone di cui non si conosce lo stato di salute e che difficilmente verranno tutte individuate, molti vagheranno senza sapere se sono portatori del coronavirus che ha costretto gli italiani 2 due mesi di “arresti domiciliari” e messo in ginocchio l’economia nazionale e tutti questi sacrifici potrebbero risultare totalmente inutili.