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Migranti. In 50 sbarcano nell’agrigentino, ma 20 si dileguano e sono in giro senza quarantena: rischio “untori”?


Tutta la costa agrigentina presa d’assolto dai migranti, sbarchi non solo a Lampedusa ma anche sulla costa e all’alba di ieri nella spiaggia di Fungiteddri, a Torre salsa, sono arrivati indisturbati una cinquantina di clandestini, 20 dei quali sono fuggiti senza sottoporsi a quarantena, in piena emergenza coronavirus, mettendo quindi a rischio la salute pubblica

NUOVO SBARCO FANTASMA A TORRE SALSA (AG)

Ieri all'alba nella spiaggia di Fungiteddri, a Torre salsa, sono arrivati indisturbati una cinquantina di migranti.Appena giunti in spiaggia si sono allontanati tra le colline della riserva naturale. Una trentina di loro, appena arrivati sulla strada statale sono stati fermati dalle Forze dell'Ordine e messi in quaratena presso una delle numerose comunità alloggio presenti nell'agrigentino (una a ciavolotta, una a villaggio mosè, una a Siculiana e due a Porto Empedocle), sorvegliate h 24 da 4 a 6 uomini delle Forze dell'Ordine in 4 turni giornalieri.Questa estate, con l'emergenza covid, la Sicilia rischia di diventare un grande centro di prima accoglienza, con il dispendio di diverse centinaia di uomini in divisa, sottratti alla sicurezza del territorio. Senza contare i rischi connessi all'arrivo di un numero imprecisato di migranti fantasma, che fanno perdere le loro tracce appena sbarcati.Nel 2017 Mareamico ha documentato ben 80 sbarchi fantasma sulle coste dell'agrigentino, con più di 3 mila migranti arrivati, e solo 400 identificati (meno del 15%).

Gepostet von Mareamico Delegazione Di Agrigento am Mittwoch, 6. Mai 2020

I numeri si commentano da soli, i migranti arrivati in questa prima settimana di maggio sono 604 e dall’inizio dell’anno sono ben 4.069 contro gli 842 dello stesso periodo nel 2019, con il governo Lega – 5 Stelle.

La situazione è preoccupante sopratutto sotto il profilo sanitario, di quello economico ne parleremo dopo. I migranti arrivati a Lampedusa, essendo una piccolissima isola, vengono controllati non avendo la possibilità fisica di dileguarsi, ma altra cosa è per chi arriva direttamente in Sicilia come accaduto ieri mattina nella spiaggia di Fungiteddri, a Torre salsa ad Agrigento. Qui su un gozzo sono approdati una cinquantina di clandestini, che non appena toccato terra si sono allontanati tra le colline della riserva naturale.

Una trentina di loro, appena arrivati sulla strada statale sono stati fermati dalle Forze dell’Ordine e posti in quarantena presso una delle numerose comunità alloggio presenti nella zona (una a Ciavolotta, una a villaggio Mosè, una a Siculiana e due a Porto Empedocle), dove a spese dei contribuenti saranno sorvegliati h 24 con 4 turni giornalieri e con l’impiego da 4 a 6 uomini delle Forze dell’Ordine. Gli altri  20, circa, che sono riusciti a fuggire, sono chissà dove e senza controlli sanitari, nessuno è in grado di sapere se qualcuno di questi fosse contagiato, mettendo a gravissimo rischio la salute della popolazione. Il tutto mentre i siciliani diligentemente si sono messi volontariamente agli “arresti domiciliari”, rispettando i rigidi protocolli imposti dal governo, per fermare la pandemia.

Lo sbarco è stato documentato con un video dall’associazione Mareamico: “Questa estate, con l’emergenza covid – scrive l’associazione a margine della clip – la Sicilia rischia di diventare un grande centro di prima accoglienza, con il dispendio di diverse centinaia di uomini in divisa, sottratti alla sicurezza del territorio. Senza contare i rischi connessi all’arrivo di un numero imprecisato di migranti fantasma, che fanno perdere le loro tracce appena sbarcati”.

Fin qui il rischio sanitario che potrebbe vanificare gli sforzi della popolazione, ma a questo rischio si aggiungono i costi per la gestioni dei migranti.

Ed i costi proprio a causa dell’epidemia in corso sono divenuti “imponenti”. I migranti vengono trasbordati su della lussuose navi affittate solo per consentire la loro quarantena e pagate dallo stato, con un costo che si aggira intorno a un milione e 200mila euro al mese.

Questi costi con l’attuale flusso sono destinati ad aumentare, sia il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello che il presidente della Regione nello Musumeci, hanno chiesto al governo di piazzare una nave di fronte al porto per la quarantena, finita la quale, da li trasferirli direttamente sulla terraferma.

A seguito della richiesta, ieri il Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, Michele Di Bari, ha informato il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna “che sono state aperte le buste di gara per l’uso di una nave che possa ospitare a bordo i migranti in quarantena”.

A breve quindi dopo la nave traghetto “Raffaele Rubattino” della Tirrenia, ormeggiata nel golfo di Palermo, una seconda nave sarà destinata ad ospitare i migranti per la quarantena.