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Migranti. La rivolta dei siciliani, Musumeci e sindaci a Conte: “Basta con gli sbarchi questo è cinismo europeo”


La nave Alan Kurdi da giorni è al largo della Sicilia con a bordo 156 migranti e chiede di farli sbarcare, mentre continuano gli approdi autonomi, il tutto con un egiziano risultato positivo al coranavirus: per Musumeci e diversi sindaci ora è davvero troppo rischioso

Quello che temevo sta accadendo: mi segnalano, infatti, l’imminente arrivo di barconi di #migranti verso le coste siciliane. Il che contribuisce ad accentuare un clima di preoccupazione che già da tempo si registra nella comunità isolana a causa dell’epidemia in corso ”. Esordisce con questo post sulla sua pagina facebook il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci per rappresentare la sua preoccupazione per la salute dei siciliani.

Poi aggiunge: “Non si può continuare a scaricare sul sistema siciliano il peso del cinismo europeo. Né si può restare insensibili all’appello degli esausti imprenditori di #Lampedusa, al cui grido di dolore mi unisco. Al presidente Giuseppe Conte – e gliel’ho anche scritto – desidero ribadire che il governo della Regione Siciliana è contrario a ogni soluzione che non sia quella di approntare un’adeguata nave da ormeggiare in rada in cui far trascorrere la quarantena ai migranti, prima di destinarli ad altri paesi europei”.

Infine conclude: “Non sono appassionato alla polemica e non faccio propaganda su vite umane, ma se proprio ieri abbiamo dovuto isolare l’hotspot di #Pozzallo, per la presenza di un giovane positivo, approntare strutture adeguate è indispensabile anche per la tutela del diritto alla #salute di ciascuno”.

Anche la presidente delle commissione sanità On. Margherita La Rocca Ruvolo è dello stesso avviso: “Il governo nazionale, rispetto al continuo arrivo di migranti sulle coste siciliane, non può far finta di nulla e continuare a comportarsi come se non ci fosse un’emergenza sanitaria in corso. Diversi gli sbarchi avvenuti in questi giorni che stanno creando non poche tensioni nei territori interessati ed altri si attendono nelle prossime ore. Comprensibili sono le preoccupazioni espresse dai sindaci di Lampedusa, Porto Empedocle e Siculiana chiamati a un impegno non indifferente per accogliere i migranti nei loro Comuni. Se non si trova una soluzione adeguata la situazione rischia di precipitare anche perché, molto probabilmente, altri sbarchi avverranno nelle prossime ore e non sono state ancora individuate strutture adeguate per potere ospitare i migranti”.

La presidente delle commissione sanità nel suo grido di allarme ha fatto riferimento alle proteste di diversi sindaci dell’isola.

A Lampedusa, anche il sindaco Martello da sempre favorevole all’accoglienza, ha detto basta ed ha lanciato  l’allarme  insieme ad abitanti e imprenditori locali, che hanno scritto una lettera di aiuto al governatore Musumeci: “Una nave di una Ong vorrebbe attraccare ed ha bordo più di 100 migranti, con qualcuno di loro che starebbe male. “Nessuno di noi non vorrebbe aiutare questi esseri umani, deve essere chiaro però che stiamo vivendo una situazione al limite. Il Coronavirus è il pericolo incombente. Lampedusa in questa fase non è nelle condizioni di poterli servire per come ha sempre fatto”.

Ma Lampedusa non è l’unica voce contraria agli sbarchi. Nell’Agrigentino infatti tutti i 32 sindaci hanno scritto una lettera che hanno inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendo le stesse cose di Musumeci. 

Inoltre il sindaco di Porto Empedocle, la grillina Ida Carmina, ha vietato gli arrivi, mentre il sindaco di Siculiana Leonardo Lauricella, ha annunciato iniziative legali per i 70 migranti, che sono stati ospitati in quarantena in un albergo della cittadina che era stato svuotato, perché sopraffollato dall’ex ministro Salvini.

Questi gli altri 29 sindaci dell’agrigentino che hanno firmato la lettera:

 Alessandria della Rocca, Giovanna Bubello; Bivona, Milko Cinà; Burgio, Francesco Matinella; Calamonaci, Giuseppe Spinelli; Caltabellotta, Calogero Cattano; Cammarata, Vincenzo Giambrone; Campobello di Licata; Giovanni Picone; Canicattì, Ettore Di Ventura; Castrofilippo, Antonio Francesco Badalamenti; Cattolica Eraclea, Santo Borsellino; Favara, Anna Alba; Grotte, Alfonso Provvidenza; Joppolo Giancaxio, Angelo Giuseppe Portella; Lucca Sicula, Salvatore Dazzo; Menfi, Marilena Mauceri; Montallegro, Caterina Scalia; Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo; Naro, Maria Grazia Brandara; Raffadali, Silvio Cuffaro; Realmonte, Calogero Zicari; Ribera, Carmelo Pace; Sambuca di Sicilia, Leo Ciaccio; San Giovanni Gemini, Carmelo Panepinto; Santa Elisabetta, Domenico Gueli; Santa Margherita di Belice, Franco Valenti; Sant’Angelo Muxaro, Angelo Tirrito; Santo Stefano Quisquina, Francesco Cacciatore; Sciacca, Francesca Valenti; Villafranca Sicula, Domenico Balsamo. 

Adesso si attende la risposta del premier Conte e del ministro Luciana Lamorgese. Ma al momento tutto tace.