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Migranti. Lamorgese in “trappola”: la Moby Zazà non proroga il contratto e il bando per nuove navi andrà deserto


È ufficiale, la Moby Zazà lascerà Porto Empedocle. L’armatore della nave-quarantena infatti non prorogherà il contratto e il nuovo bando del governo che scade oggi per trovare nuove navi – che è un rinnovo – non ha trovato interessati

L’armatore della nave Moby Zazà, che attualmente si trova in rada a Porto Empedocle, ha deciso di non prorogare il contratto con lo Stato che prevede il suo rinnovo mese per mese. Il costo per lo stato di questo “affitto” è di circa un milione di euro al mese, cifra evidentemente non ritenuta congrua dalla società che alla scadenza del secondo mese ha deciso di non rinnovare.

Questa decisione mette sotto scacco il governo, infatti, se l’esito dei tamponi anti-Covid sarà negativo, il 20 luglio prossimo l’ultimo migrante presente a bordo finirà la quarantena e questo sancirà la fine del contratto.

Ma le grane per il governo su questo fronte potrebbero diventare insormontabili. Infatti il nuovo avviso pubblicato dal Viminale per reperire altre navi-quarantena, relativo alla presentazione di manifestazioni di interesse per il noleggio di unità navali da adibire a strutture provvisorie per l’assistenza e la sorveglianza sanitaria di migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale con sbarchi autonomi, scade alle ore 24 del 16 luglio 2020, cioè stasera ed al momento nessuno si è presentato. Le possibilità che qualcuno si faccia avanti appaiono dunque remote, questo nuovo bando infatti, segue la precedente gara che era andata deserta.

Niente navi-quarantena dunque, situazione critica destinata a creare attriti di difficile soluzione tra il ministro dell’Interno Luciana lamorgese e il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci, che l’altro ieri sera ( 14 luglio alle ore 21 ndr), ha emanato l’ordinanza di non fare scendere sull’isola i migranti che arrivano via mare con qualsiasi tipo di mezzo: “I migranti che raggiungono le coste siciliane con imbarcazioni di grandi dimensioni, con mezzi di soccorso delle Ong, o di organizzazioni statali, europee e internazionali, ovvero con mezzi propri, vengano sottoposti a visita medica e posti in quarantena per un tempo non inferiore a 14 giorni a bordo della nave di arrivo, dove ciò sia consentito in sicurezza, o su ‘navi-quarantena’ all’uopo predisposte dalle Autorità del governo centrale”.

Questo è quanto ha detto il presidente della regione in un video messaggio con il quale ha annunciato il varo della nuova ordinanza. QUI L’ARTICOLO