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Migranti. Musumeci: “Il Governo usa magistrati amici per fermarmi. La macchina del potere si è messa in moto”


Si inasprisce il conflitto tra il presidente della regione siciliana e il governo nazionale. Oggi in un’intervista Nello Musumeci ha accusato il governo Conte di usare magistrati amici per fermarlo

“Il governo ha impugnato la nostra ordinanza. Lo ha fatto al Tar con un magistrato che non appare al di sopra di ogni sospetto. Secondo una malalingua è stato consulente di Zingaretti che è il capo del partito più importate al governo. Abbiamo denunciato una amara realtà e di fronte a questa denuncia il governo nazionale fa finta di non capire e utilizza magistrati compiacenti”.

Queste le parole del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, rilasciate in un video diffuso da televisioni locali, che hanno il sapore di un atto di accusa, ma anche di sfida al governo di Giuseppe Conte ed arrivano il giorno dopo la sospensiva, da parte del Tar di Palermo, della sua ordinanza che disponeva lo sgombero di hotspot e centri di accoglienza.

“Noi andiamo avanti, – continua Musumeci – perché al di là dei bizantinismi giuridici, siamo convinti di essere dalla parte della ragione. Stiamo combattendo una battaglia di civiltà a difesa della salute di chi si trova in Sicilia, non solo dei siciliani, ma anche di quei migranti che vengono trattati da oggetto di speculazioni. Noi andiamo avanti, stiano tranquilli, non ci fermiamo”.

Poi il presidente lancia il guanto di sfida: “Roma lo sappia. Se ne sono capaci, vincano questa battaglia, ma vincano con la forza della ragione, non con la ragione della forza”. E anticipa le sue mosse future, annunciando che: “proseguono gli accessi e le verifiche della task force regionale: martedì mattina sarà a Lampedusa e nei giorni successivi saranno ‘verificati accuratamente’ gli oltre 40 centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia”.

Infine il governatore siciliano illustra qual’è la situazione attuale sull’isola: “Leggo le agenzia di stampa e resto senza parole. La notte scorsa a Lampedusa sono arrivati 300 migranti. Nell’hotspot ce ne erano già 400, quindi siamo a 700. Ma quella struttura può contenerne soltanto 190. Leggo che al largo di Pozzallo la Sea Watch naviga verso la Sicilia con 240 migranti, e nella struttura del Ragusano i nostri esperti hanno individuato quattro persone positive al Covid-19 e a ltri 40 migranti stanno navigando al largo di Marzamemi. Sembra un bollettino di guerra, ma è il calvario di migliaia e migliaia di persone: circa 18mila nei primi 8 mesi dell’anno in Sicilia”.

“Ma è mai possibile che tutto questo debba passare per gestione ordinaria? – Continua Musumeci – Ma è mai possibile che non ci sia mai la voglia, lo stimolo, l’impeto ad indignarsi a Roma? Ma è mai possibile che ci si volti dall’altra parte negando una realtà che è insostenibile? Certo sta facendo effetto la decisione del Tar Sicilia di dire che l’ordinanza del presidente della Regione è nulla”.

Poi conclude con una stoccata: “La macchina infernale del potere si è messa in moto. Ma la macchina deve sapere che noi siamo aperti a tutte le esperienze e non ci lasciamo assolutamente intimidire. Qui nessuno vuole fare il Masianello o l’uomo di rottura, ma abbiamo il dovere di difendere i diritti dei siciliani e andiamo avanti”.