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Migranti. Open Arms, Renzi scioglie la riserva: “Votiamo sì” e manda Salvini a processo


“Noi che abbiamo votato a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini, e ci accingiamo a votare a favore, non abbiamo cambiato idea”

Con queste parole Matteo Renzi, a nome dei 17 senatori di Italia Viva, nel suo intervento durante la discussione al Senato, chiude i giochi sul caso Open Arms, di fatto mandando a processo Matteo Salvini.

“Noi che abbiamo votato a favore e ci accingiamo a votare nuovamente a favore, – ha puntualizzato ancora Renzi – non abbiamo cambiato idea. Se vi fosse una richiesta di autorizzazione a procedere non già contro l’ex ministro dell’Interno ma contro l’ex ministro dei Trasporti voteremmo allo stesso modo per l’autorizzazione a procedere. La strumentalizzazione di un barcone è fatto politico, che sia reato o no non sta a noi valutarlo”.

Con queste parole Renzi dice chiaramente che i fatti contestati sono frutto di un’azione collegiale di tutto il governo, ma a processo manda solo Salvini.

Infine il leader di Italia Viva spiega il motivo di questa scelta, che però appare in contraddizione con quanto affermato: “Nel 1804 il vescovo Talleyrand lasciò agli atti e alla storia una dichiarazione dopo un terribile fatto in Francia: è peggio di un crimine, è un errore. Abbiamo sempre pensato che la politica migratoria del Paese dal 2018 al 2019, con il governo gialloverde, fosse un errore. Ma questo Salvini lo sa e non ho bisogno di dirlo neppure ai 5 stelle. In questa vicenda torna il rapporto politica-magistratura: secondo me l’interesse pubblico preminente non c’è in questa vicenda, ritengo quella scelta di Salvini un modo per strumentalizzare il consenso, aumentare i follower sui social. Tu non blocchi l’immigrazione tenendo i migranti a largo, aumenti i follower su facebook. Quel populismo per cui venivano bloccati i barconi vi si ritorce contro”.

AGGIORNAMENTO

Il Senato come avevamo anticipato ha  votato a favore della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms. All’epoca dei fatti, il leader della Lega era ministro dell’Interno. I voti a favore del processo sono stati 149. I contrari sono stati 141, una astensione.

Questi i voti per partito:
Dei 92 senatori del M5S presenti,  91 hanno detto sì al processo, mentre la senatrice Tiziana Drago si è astenuta, motivando così la scelta: “Il caso ricalca la vicenda Diciotti. In quell’occasione il M5S – alleato della Lega – respinse la richiesta di mandare a processo Salvini ed ora guarda caso, con il cambiamento della situazione politica cambia la linea. Il dubbio sorge…”.  La Drago ha comunque smentito un suo passaggio alla Lega.

 I 35 senatori del Pd, tutti presenti hanno votato all’unanimità per processare  Salvini, così come hanno fatto anche gli 11 dei 18 senatori di Iv presenti in Aula. Sette  invece erano assenti.

A votare contro il processo tutto il centrodestra compatto: i 95 senatori della Lega, i 17 di Fdi e i 54 di Forza Italia.


Una risposta a “Migranti. Open Arms, Renzi scioglie la riserva: “Votiamo sì” e manda Salvini a processo”

  1. E quando tu sei andato a trovare OBAMA con Benigni con l’aereo di stato, non era una visita ufficiale per ragion di stato, ma una gita per il tuo e suo piacere. Come mai non sei stato mandato al processo per abuso di autorità o potere, e non avevi detto che se perdevi le votazioni ti ritiravi dalla politica? SEI FALSO

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