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Migranti. Salvini “non molla” e firma divieto ingresso nave Ong Eleonore, ma Trenta benedice inciucio col PD


Il Ministro dell’Interno del Governo Giallo-Verde, in carica per gli affari correnti, non si da per vinto e anche oggi ha firmato un divieto di ingresso nella acque italiane per la nave Ong Eleonore carica di 101 migranti. Intanto il Ministro della Difesa Trenta, da sempre molto più morbida sulla questione migranti, benedice l’inciucio con il PD

La notizia è appena giunta dal Viminale. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore della Ong Lifeline, battente bandiera tedesca e carica di 101 migranti.

Ieri la nave Ong ha caricato a bordo i 101 migranti che viaggiavano su un gommone che, a quanto riferito dalla Ong, stava affondando a 43 miglia da Al-Khoms, al largo della Libia.

“Onore e Libertà valgono piú di 1.000 ministeri. Non si molla, mai!” ha dichiarato oggi Matteo Salvini, che ha già trasmesso il divieto di ingresso ai ministri della Difesa Trenta e delle Infrastrutture e Trasporti Toninelli, per controfirmarlo e renderlo effettivo. Salvini ha voluto specificare che ha chiesto anche la loro firma per evitare che “qualcuno” pensasse che la sua sia solo una mossa di propaganda elettorale, ma pare comunque difficile che il provvedimento sarà firmato.

Del resto, già lo scorso 15 agosto la Trenta aveva deciso di non firmare il secondo decreto del ministro degli Interni volto a negare l’ingresso nelle acque territoriali della nave dell’Ong Open Arms a seguito della sospensiva disposta dal Tar del Lazio sul precedente analogo provvedimento.

Qualche settimana fa la Trenta aveva motivato la mancata firma dicendo: “Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità. Per questo non ho firmato”.

E oggi, proprio dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta del M5S, in realtà da sempre poco collaborativa con Salvini soprattutto sul fronte della lotta all’immigrazione irregolare, arriva una nuova bordata contro il leader della Lega, ma soprattutto a favore dell’inciucio M5S-PD.

Pur non citandolo, il riferimento è ovvio:“Credo che i governi debbano nascere sui valori e sulle idee, con obiettivi a lungo termine. Serve un governo che duri quattro anni, ma che soprattutto guardi alle generazioni future”, ha dichiarato Elisabetta Trenta a Repubblica, augurandosi che sia ancora Giuseppe Conte a guidare tale nuovo governo, magari con la stessa Trenta ancora sulla sua poltrona: “Tra un mese? Spero di essere qui a lavorare duro c’è tanto da fare, per i cittadini come per donne e uomini delle Forze armate”.

Sulla Lega e Salvini ha poi aggiunto:Per quanto io sia distante dalla Lega, in termini di valori, anche con loro avevamo cominciato a lavorare bene. Ma è necessario essere leali“, ha affermato il ministro titolare di via XX Settembre. “C’è stata questa corsa in avanti, la voglia di capitalizzare anche a livello nazionale i voti delle europee, magari per qualche ministero in più ha dichiarato il ministro, probabilmente evitando appositamente di parlare delle voci secondo cui l’idea era proprio quella di “obbligare” i 5 Stelle a concedere i Ministeri di Difesa e Infrastrutture che avrebbero permesso a Salvini un vero controllo sull’immigrazione.