Il 31 dicembre prossimo per circa 20mila clandestini andava a scadere la protezione umanitaria, ma il Viminale ha deciso di prorogarla a data da destinarsi concedendo il permesso di soggiorno temporaneo, tutto ciò con un costo di 6,8 milioni di euro
La conseguenza pratica di questo provvedimento di rinvio sine die, è che circa 20mila extracomunitari maggiorenni, non avendo i requisiti per la protezione internazionale o il diritto all’asilo, il 31 dicembre prossimo avrebbero perso la tutela perché senza alcun titolo di soggiorno ed ora invece rimarranno inquadrati nella cosiddetta seconda accoglienza.
Ma non è finita, questa proroga della protezione umanitaria necessita di fondi per continuare a gestire questi migranti e così il governo ha deciso di stanziare 6,8 milioni di euro che serviranno per attivare un sistema per ampliare la valutazione dei provvedimenti di protezione fino al riconoscimento dell’asilo temporaneo, ossia tra i 2 e i 5 anni, oppure permanente a seconda delle caratteristiche del richiedente.
Questo nuovo sistema, per la felicità di vari sindaci tra cui Leoluca Orlando e De Magistris, farebbe superare qualsiasi vincolo al rimpatrio coattivo, consentendo solo i rimpatri volontari.
Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.