Il Tribunale Civile di Palermo accoglie il ricorso di Mediterranea Saving Humans e ordina il dissequestro della nave Mare Jonio che è pronta a tornare in mare
Il ricorso presentato dai legali della Mediterranea Saving Humans è stato integralmente accolto dai giudici del Tribunale Civile di Palermo e la nave Mare Jonio che dallo scorso 3 settembre 2019 era ormeggiata nel porto di Licata, è stata dissequestrata e ritorna nella immediata disponibilità della ong italiana. In precedenza erano state archiviate le accuse al comandante della nave Marrone e poi al capo missione Luca Casarini,
Immediata arriva la dichiarazione di Alessandra Sciurba, presidente dell’associazione Mediterranea Saving Humans: “La decisione del Giudice civile di Palermo ripristina finalmente la legalità. La Mare Jonio è di nuovo libera, dopo un sequestro illegittimo durato cinque mesi e dopo l’archiviazione delle accuse contro il comandante Marrone e il capo missione Casarini, questo è un altro fondamentale passo verso la cancellazione dal basso dei Decreti Salvini”.
La presidente della ong poi aggiunge: “Viene sancito ancora una volta quello che abbiamo sempre affermato: il diritto e i diritti delle persone sono sempre state la nostra bussola, mentre i governi europei, quello italiano in testa, li hanno traditi e oltraggiati nel Mediterraneo per propaganda e calcoli politici, giocati sulla pelle di migliaia di donne, uomini e bambini.”
La Sciurba non risparmia una stoccata anche all’attuale governo: “Non ha avuto il coraggio di fare politicamente quello che un tribunale oggi ha ritenuto essere l’unica cosa giusta”.
Infine conclude: “La nostra nave è libera, e adesso vogliamo tornare in mare al più presto, a salvare i profughi di una guerra terribile dall’annegamento e dalle catture delle milizie libiche, a salvarci, insieme alle altre navi della società civile, da scelte criminali e velenose come quelle del rinnovo del memorandum con la Libia. Ma per farlo, abbiamo bisogno di tutto il sostegno dei nostri equipaggi di terra ed a partire da oggi avviamo una campagna straordinaria di raccolta fondi per finanziare l’imminente missione in mare dopo la sosta forzata di cinque mesi”.
Debora Ranzetti, romana, avvocato ma blogger per passione. Non ha partiti ne tessere, amante delle battaglie impossibili, il cui motto è: “non mi piego, ma a spezzarmi non ci penso nemmeno”. Scrive quello che pensa, senza filtri, ma sempre nel rispetto delle regole. Animalista, ambientalista, inquieta e sempre di corsa, ma pronta a fermarsi se qualcuno è in difficoltà.