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Ministro Difesa ucraino: “Abbiamo bisogno di un milione di munizioni per difenderci e contrattaccare”

“Se i russi prendono Bakhmut avranno la strada aperta. Ci servono un milione di munizioni da 155, 90-100 mila al mese per poterci difendere e rilanciare la nostra controffensiva”

Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, al suo arrivo alla riunione informale degli omologhi Ue a Stoccolma. “Condividiamo il piano estone che stima servano 4 miliardi di euro per consegnare il milione di munizioni”, ha spiegato. Reznikov ha inoltre chiesto “difesa anti-aerea, blindati e carri armati” per respingere l’attacco russo.

Nelle stesse ore il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn, ha detto che se i russi prenderanno il controllo di Bakhmut avranno la “strada aperta” per conquistare altre città chiave nell’Ucraina orientale. Zelensky ha anche aggiunto che la difesa a qualunque costo di Bakhmut è “una questione tattica” e per questo ha imposto ai vertici militari di Kiev di prolungare la difesa della città nonostante le pesantissime perdite di vite umane subite. “Capiamo che dopo Bakhmut potrebbero andare oltre. – Ha continuato nell’intervista esclusiva da Kiev alla Cnn – Potrebbero andare a Kramatorsk, a Sloviansk, sarebbe una strada aperta per i russi dopo Bakhmut verso altre città in ucraina, in direzione di Donetsk. Ecco perché i nostri ragazzi sono lì”.

Da qui la richiesta sempre più pressante di armi e munizioni, che però sul campo non cambiano l’esito della guerra, come peraltro ammesso oggi, arrivando al consiglio informale difesa a Stoccolma, dallo stesso segretario della Nato Jens Stoltenberg: “Non possiamo escludere che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni, questo non sarà necessariamente una svolta nella guerra ma evidenzia solo che non dobbiamo sottovalutare la Russia e dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina”.