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Mizzica! Buon 1999! Oggi evento alla Badia Grande


Nel piccolo esercito di Mizzica incominciano ad organizzarsi i ranghi, finalmente si vedono i generali, manca solo il colonnello.

E quello che non può non saltare all’occhio è che si riprone una vecchia squadra amministrativa che se fosse un’automobile, sarebbe quasi pronta all’immatricolazione come vettura d’interesse storico, avvicinandosi ai 20 anni d’età.

A Mizzica infatti – non destando alcun clamore oltretutto –  hanno aderito: Carmelo Burgio, Mariolina Bono, Ignazio Cucchiara, Franco Zammuto e non solo. Non proprio il “nuovo che avanza”, o se è avanzato, è stato riposto nel congelatore per un po’ di anni. Quindi in questo progetto vi sono due anime: una con una storia politica non indifferente che ricalca l’esperienza Cucchiara e la successiva candidatura di Mariolina Bono nel 2004, che portò omaggi floreali alle donne, ma non lei a Palazzo di Città (per chi ha memoria storica), la seconda invece che è giovane, che ha progetti per la città senza però avere esperienze o referenti politici di ordine istituzionale oltre la città – cosa che dovrebbe far riflettere e non poco -, che è giovane, che è giovane, che è ridondantemente giovane; e, dicono le “malelingue”, non particolarmente umile.

Oggi, Mizzica ha organizzato una giornata di dibattiti all’interno della Badia Grande in cui, prima dell’assemblea conclusiva, hanno avuto luogo tre momenti tematici in tre sale diverse dove si è parlato di “agricoltura e marineria”, di “centro storico, cultura, turismo e urbanistica” e di “sociale e terzo settore”. In questi dibattiti di campagna elettorale hanno avuto luogo anche momenti di confronto con operatori delle diverse realtà territoriali saccensi.

Due interventi in particolare hanno dato senso alla giornata. Quello di Mariolina Bono, che ha voluto esaltare l’esperienza Mizzica e la “giovinezza”, ma anche la propria storia politica, rispondendo peraltro ai consiglieri di opposizione in consiglio che accusano l’esperienza amministrativa di Cucchiara – in cui ricordiamo la Bono era vicesindaco – giudicata “colpevole dello sfascio di un luogo bello come la villa comunale”. La Bono ha invece ribattuto ricordando anche l’impegno speso per far impiantare la RoccoForte Hotels nei pressi di Sciacca, impegno che oggettivamente, va però quantomeno condiviso con il sindaco successivo alla Giunta Cucchiara, ovvero a Mario Turturici di area politica completamente opposta.

Il secondo intervento è stato quello del timido candidato a sindaco di Mizzica, il 32enne Domenico Contino, che in una scelta comunicativa quantomeno audace, ha evitato sia la formula del comizio che quella del discorso informale, salendo sul palco della sala e “narrando” una sorta di storia della sua vita, menzionando sue – e non solo – esperienze internazionali. Con un tono non particolarmente acceso ed una retorica socialdemocratica ed europeista che avrebbe fatto sembrare anche Niki Vendola un personaggio di estrema destra, ha narrato di erasmus, incontri culturali e ruolo del femminismo nella società moderna. Oggettivamente un discorso non alla portata di tutti, ma soprattutto non nelle corde del sentire comune, che ha fatto titubare non pochi in platea, specie quelli arroccati dopo le prime file della sala.

Presenti all’evento, molti personaggi della sinistra saccense, che però in molti casi apparivano più in avanscoperta che in veste di sostenitori veri e propri.

Nella sinistra dei partiti intanto si guarda ancora a Mandracchia come elemento trascinante e possibile candidato Sindaco, uno che più che di Erasmus e sogni europei, parla di lavoro e pragmaticità. Insomma, a Sciacca la sinistra è divisa e prima che sui nomi, pare divisa sul metodo.