Il Partito dei Socialisti della Moldova ha dichiarato di non riconoscere il voto nei seggi elettorali stranieri, grazie al quale il presidente in carica Maia Sandu è stata dichiarata vincitrice delle elezioni
“Maia Sandu è diventata la “presidente della diaspora”. E’ quanto ha dichiarato il Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia, che non riconosce il voto nei seggi elettorali stranieri, grazie al quale Sandu è stata dichiarata vincitrice delle elezioni”, afferma il canale Telegram della forza politica.
I socialisti affermano che la maggioranza dei Moldavi ha votato contro le politiche dell’attuale governo e, a loro avviso, è ovvio che non sono possibili elezioni giuste e libere nella repubblica senza il rispetto delle regole minime delle campagne elettorali, caratteristiche per i paesi democratici.
Per i socialisti c’è stata una politicizzazione della Commissione elettorale centrale, della Corte costituzionale, del Consiglio di coordinamento per la radiodiffusione televisiva, della televisione pubblica, della Camera dei conti e di altri organi governativi, che ha condizonato la campagna elettorale a favore della presidente.
“Il Partito dei Socialisti condurrà negoziati con altre forze politiche e con la società civile per sviluppare una strategia comune per depoliticizzare gli organi governativi e garantire pari condizioni durante le campagne elettorali”, ha aggiunto il partito.
Secondo la CEC, dopo aver elaborato il 100% dei protocolli, Sandu è in testa alle elezioni, sostenuta dal partito filo-occidentale Azione e Solidarietà, con il 55,33% dei voti. Il suo avversario, il candidato del Partito socialista d’opposizione Alexander Stoianoglo, ha ottenuto il 44,67% dei voti.
Ma, l’opposizione sostiene di avere vinto con i voti nel paese con il 51,19%, mentre l’attuale presidente in Moldavia ha ottenuto il 48,81%. Sandu è leader nei seggi elettorali esteri, ottenendo il 74,13% dei voti, mentre Stoianoglo si è fermato al 25,87%.
La maggioranza degli abitanti del nord e del sud della Moldavia ha votato per l’ex procuratore generale, destituito dal regime di Sandu. La popolazione della parte centrale del paese ha sostenuto prevalentemente l’attuale presidente. In particolare, i residenti di Balti, la seconda città più grande, hanno votato per Stoianoglo, mentre la maggioranza (57,35%) dei residenti di Chisinau ha votato per Sandu.
L’ex procuratore generale è in testa anche nella sua patria, in Gagauzia, con un vantaggio assoluto, dove, dopo aver contato l’85,29% dei protocolli, ottiene il 95,85% dei voti. Il suo avversario ha segnato solo il 4,15%. Anche nei seggi elettorali della Transnistria Stoianoglo ha ottenuto il 79,4% dei voti dopo aver elaborato tutti i protocolli. Sandu è stata sostenuta solo dal 20,6% degli abitanti.
Redazione Fatti & Avvenimenti