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Moldova. In 45mila a Chisinau per chiedere dimissioni del governo e del presidente Maia Sandu

Oltre 45mila persone con tende e sacchi a pelo per chiedere le dimissioni, ancora una volta, del Presidente della Moldova Maia Sandu

In 45mila nel centro di Chisinau, capitale della Moldova, per chiedere le dimissioni di presidente, governo e parlamento. Non è la prima volta che vengono effettuate proteste simili  – continuano praticamente dal 2020 – contro le istituzioni del piccolo Stato post-sovietico guidato attualmente dalla presidente filo-occidentale Maia Sandu.

Ad organizzare la manifestazione, il partito di opposizione Shor che lamenta il blocco di pullman e auto fermate da posti di blocco della polizia locale per evitare che troppi manifestanti arrivassero nella capitale. Scopo della manifestazione odierna, oltre alle dimissioni del governo, anche la richiesta elezioni parlamentari anticipate. Gli organizzatori hanno inoltre annunciato l’intenzione di voler “campeggiare” con tende e sacchi a pelo così da rendere la manifestazione “permanente” fino a che le loro istanze non saranno accolte.

Al momento non si registrano per fortuna scontri con la polizia, il traffico lungo le strade attorno al parlamento ed al palazzo presidenziale è stato bloccato. I manifestanti stanno pacificamente intonando canzoni, sventolando bandiere moldave e urlando slogan anti-governativi tra cui il singolare: “Cambiamo Sandu – l’attuale presidente – con legna da ardere”, probabile riferimento al “lungo inverno” che attende tutta Europa ed ai grandi rincari del prezzo di gas ed energia elettrica.