Morti improvvise dopo il vaccino: ecco le verità nascoste che vengono sistematicamente censurate – VIDEO

Le morti improvvise dopo il vaccino, in tutto il mondo, anche e sopratutto in giovanissimi sono drammaticamente in aumento, ma il sistema censura sistematicamente chi vuole indagare e cercare di arrivare alla verità

Ormai è quasi una sigla “morti improvvise” così catalogate perché arrivano senza il preavviso di un malore, totalmente inaspettate ed in persone apparentemente sane. Il fenomeno è riscontrato il tutto il mondo, tanto che anche la BBC ha denunciato un eccesso di mortalità mai registrato. Purtroppo pochi ne parlano e “chi prova a parlarne invece di essere ascoltato viene zittito” o peggio.

Uno dei pochi coraggiosi ad occuparsi di questi i casi è il giornalista Mario Giordano, conduttore del programma “Fuori dal coro” in onda il martedì sera su Retequattro.

L’inviata, la giornalista Raffaella Regoli nella puntata di ieri sera, 14 febbraio, ha intervistato un agente di polizia, che con il volto coperto per paura di ritorsioni, ha confermato che “Non si può dire la verità, perché crollerebbe tutto”. L’agente ha detto che tra le forze dell’ordine in generale, quindi in tutti i corpi dello Stato, si stanno verificando un numero spropositato di morti improvvise, aggiungendo che non si fanno più le autopsie sui morti perché “c’è un decreto che sconsiglia di farle se non strettamente necessarie”. Inoltre questi decessi vengono classificati ai fini Istat con motivazioni diverse di quelle reali, ovvero un infarto ad esempio, viene registrato come danno ai polmoni.

L’Inchiesta era partita la scorsa settimana quando la giornalista Raffaella Regoli, aveva intervistato il dott. Petterle, medico necroscopo dell’Ulss 2 della regione Veneto, ossia colui che certifica i decessi in Veneto che alle domanda sull’argomento ha detto: “Ho notato con sgomento una crescita di morti improvvise, che io chiamo morte inattesa, la vedo in persone sane e robuste, ho iniziato anche a chiedere ai colleghi e medici di base, che mi hanno confermato questa cosa”. Poi rispondendo alla domanda della giornalista: “prima capitava una morte ogni due mesi ed adesso purtroppo una o due la settimana”. DI SEGUITO IL VIDEO

polmonare.