Ad annunciarlo, il Ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto: “Che la costruzione abbia inizio! Questo è un grande passo, una pietra miliare importante“, ha scritto il Ministro in un post su Facebook. “In questo modo – ha aggiunto – garantiremo la sicurezza energetica dell’Ungheria a lungo termine e proteggeremo gli ungheresi dalle oscillazioni selvagge dei prezzi dell’energia”.
L’accordo era stato raggiunto da Mosca e Budapest nel 2014, ai quattro reattori già presenti nella centrale nucleare di Paks, circa 100 chilometri a sud di Budapest, se ne aggiungeranno quindi altri due che, secondo le stime del governo ungherese, dovrebbero raddoppiarne la produzione.
La centrale già esistente, costruita nel 1980 dall’Unione Sovieta, è l’unica centrale nucleare nel Paese e fornisce il 40% di elettricità del fabisogno nazionale. Secondo Szijjártó, i due nuovi reattori dovrebbero entrare in funzione nel 2030.
Il progetto da 12,5 miliardi di euro è in gran parte finanziato dalla Russia, la cui industria nucleare non è soggetta alle sanzioni UE.
Redazione Fatti & Avvenimenti