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Mosca ha consegnato a Budapest 11 prigionieri di guerra ucraini di origine ungherese senza interpellare Kiev

La Russia ha consegnato all’Ungheria undici prigionieri di guerra ucraini di origine ungherese, a seguito di una richiesta proveniente da Budapest: protesta Kiev non coinvolta nell’operazione

La notizia è stata confermata da Zsolt Semjen, vicepremier del governo ungherese, che ha definito la consegna un dovere umano e patriottico, citando una dichiarazione della Chiesa ortodossa russa in Ungheria, che ha annunciato il trasferimento di alcuni soldati catturati dalla Russia che combattono per l’Ucraina, tra cui gli undici prigionieri di origine ungherese provenienti dalla Transcarpazia, precisando che l’operazione è stata portata a termine senza un accordo con l’Ucraina.

In Transcarpazia, regione frontaliera, vive una minoranza ungherese di circa 150.000 persone, ed essendo cittadini ucraini vengono arruolati nelle forze armate di Kiev e questo nonostante il governo ungherese, guidato da Viktor Orban, rilascia la cittadinanza ungherese e i passaporti alla minoranza ungherese residente nei paesi confinanti dal 2010, ma l’Ucraina non riconosce la doppia nazionalità.

Da quando è iniziata la guerra  tra la Russia e l’Ucraina, l’Ungheria, anche se membro dell’UE e della Nato, continua a mantenere relazioni amichevoli con Mosca, tanto che Budapest non ha applicato le sanzioni dell’UE contro la Russia e sostiene finanziariamente la Chiesa ortodossa russa in Ungheria. Il governo ucraino, evidentemente infastidito per non essere stato coinvolto nel rilascio, ha richiesto all’Ungheria informazioni dettagliate e accesso consolare ai prigionieri rilasciati.