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Mosca: prezzo gas quest’anno raddoppierà e noi guadagneremo 337,5 miliardi di dollari contro i 244,2 dell’anno scorso

La Russia prevede che il prezzo medio del gas esportato quest’anno raddoppierà fino ai 730 dollari per 1.000 metri cubi prima di diminuire gradualmente fino alla fine del 2025, con la diminuzione delle esportazioni di gas attraverso pipeline

Sono le previsioni – poco allegre per l’EU – secondo quanto riferisce Reuters, del ministero dell’Economia russa. Ma non è tutto, con l’aumento dei volumi di esportazione di petrolio, insieme all’aumento dei prezzi del gas,  la Russia arriverebbe a guadagnare 337,5 miliardi di dollari e 255,8 miliardi dalle esportazioni di energia rispettivamente quest’anno e il prossimo. L’anno scorso, la Russia ha guadagnato 244,2 miliardi di dollari dalle esportazioni di energia.

Da quando Mosca ha iniziato la guerra in Ucraina, i flussi di gas dalla Russia verso l’Europa, di cui è il principale fornitore, stanno procedendo a livelli ridotti. Inoltre, le forniture verso alcuni paesi europei sono state interrotte nel momento in cui questi si sono rifiutati di pagare in rubli e dopo la disputa per le riparazioni alla turbina per il gasdotto Nord Stream 1 che porta il metano dalla Russia alla Germania. Un mix che ha provocato forti pressioni sui prezzi che sono schizzati in alto.

Il ministero dell’Economia russo, riferisce Reuters, prevede che le esportazioni di gas da parte di Gazprom scenderanno a 170,4 miliardi di metri cubi (bcm) quest’anno, rispetto alla previsione precedente, pubblicata a maggio, di 185 miliardi di metri cubi e rispetto a 205,6 miliardi di metri cubi esportati nel 2021.

Il ministero ha anche detto che quest’anno i volumi di gas continueranno a diminuire,  senza però dare alcuna spiegazione del perché. Mentre Gazprom ha ha fatto sapere che le forniture di gas alla Cina stanno aumentando, ma non ha fornito dettagli.

A causa delle scarse forniture, il prezzo medio del gas di Gazprom dovrebbe attestarsi nel 2022 a 730 dollari per 1.000 metri cubi (mc), piu’ del doppio dei 304,6 dollari per 1.000 cmc dello scorso anno, un aumento del 40% rispetto alla previsione precedente di 523,3 dollari per 1.000 mc. 

Inoltre la Russia sta aumentando gradualmente la propria produzione di petrolio dopo i tagli legati alle sanzioni e a seguito dell’incremento degli acquisti dei paesi asiatici, portando Mosca ad aumentare le sue previsioni per la produzione e le esportazioni fino alla fine del 2025.