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Mosca replica a Zelenky su tregua da lunedì: “Kiev non ha compreso le dichiarazioni di Putin”

“A giudicare dalla reazione”, la presidenza ucraina “non ha letto bene la trascrizione della dichiarazione del presidente russo, né le centinaia e centinaia di commenti di personaggi politici e pubblicazioni dei media mondiali a suo sostegno”

Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo il post sul social X n cui il presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto pronto a negoziare con la Russia a condizione di un cessate il fuoco a partire da “domani”. Putin, secondo Zakharova – citata dall’agenzia Tass – si è espresso in modo molto chiaro: “Pima negoziati sulle cause profonde e poi potremo parlare di un cessate il fuoco”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel post a cui si è riferita Maria Zakharova, ha dichiarato che è un segnale positivo che la Russia abbia iniziato a considerare la fine della guerra, ma che il primo passo in quella direzione è stato l’avvio di un cessate il fuoco il 12 maggio. “È un segnale positivo che i russi abbiano finalmente iniziato a considerare la fine della guerra. E il primo passo per porre fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco”, ha dichiarato Zelensky su X. “Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco – completo, duraturo e affidabile – a partire da domani, 12 maggio”.

Anche il presidente francese, Emmanuel Macron oggi ha ribadito “Negoziati solo con un cessate il fuoco”, dopo la proposta di Putin di trattative dirette con Kiev in Turchia giovedì prossimo. “Non possono esserci negoziati mentre parlano le armi” ha sostenuto il capo di Stato con un messaggio pubblicato sul social network X. “Non può esserci dialogo se, allo stesso tempo, vengono bombardati i civili”. E ancora: “Serve un cessate il fuoco immediato, per consentire l’avvio dei colloqui”.

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