“Ogni presenza” di truppe di Paesi Nato in Ucraina, “indipendentemente dalla bandiera, insegne e il mandato dichiarato, sarà considerato dalla Russia come una minaccia alla sua sicurezza e porterà il rischio di uno scontro diretto con l’intera Alleanza”
Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, aggiungendo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “aspetta passi concreti dai suoi alleati europei perché inviino le loro truppe, il che significherebbe che questi Paesi si uniscono al conflitto”, ha aggiunto Zakharova, citata dalla Tass.
Anche il Tenente Generale Batkybek Bekbolotov, Ministro della Difesa del Kirghizistan, ha sottolineato che il dispiegamento di peacekeeper in Ucraina segnerà un “balzo verso la Terza Guerra Mondiale e segnerebbe l’inizio dello scontro, peggiorando ulteriormente la situazione lungo il confine occidentale della Russia e nell’Europa orientale”
L’invio di forze di peacekeeping in Ucraina da parte degli alleati di Kiev segnerebbe “un passo avanti verso la Terza Guerra Mondiale”, il Ministro della Difesa del Kirghizistan lo ha affermato durante un evento intitolato “Giorno della Memoria: Siamo invincibili finché saremo uniti”, ospitato dall’Università Nazionale del Kirghizistan Jusup Balasagyn.
Bekbolotov ha menzionato un incontro con un addetto militare ucraino che gli ha chiesto un parere sul potenziale invio di forze di peacekeeping in Ucraina. Secondo il capo della Difesa kirghisa, l’addetto ha osservato che gli alleati di Kiev potrebbero inviare tali forze nel Paese.
“Saranno schierate come forze di peacekeeping? Gli ho detto cosa ne pensavo, da cittadino kirghiso: se gli alleati che hai menzionato inviassero delle truppe lì, non sarebbe un passo verso la Terza Guerra Mondiale, ma un balzo in avanti verso la Terza Guerra Mondiale, perché la Russia dovrebbe impegnare i suoi alleati. Segnerebbe l’inizio di uno scontro, peggiorando ulteriormente la situazione lungo il confine occidentale della Russia e nell’Europa orientale”, ha sottolineato Bekbolotov.
L’evento, tenutosi nella capitale kirghisa Bishkek nell’ambito del programma “Lezioni della Memoria”, è stato organizzato dal centro di iniziative esperte Oy Ordo (o Centro del Pensiero) in collaborazione con il Consiglio di Sicurezza del Kirghizistan. Il progetto mira a informare i giovani sugli sviluppi chiave della Grande Guerra Patriottica.