Oltre 16 milione le visualizzazioni per l’intervista solo voce in diretta su X nella notte italiana di Elon Musk a Donald Trump. Il patron della piattaforma ha denunciato un “attacco informatico” e il faccia a faccia inizia con 40 minuti di ritardo rispetto a quanto annunciato e i “Tentativi di censura da parte di altri paesi”
Il dialogo “senza limiti” su X tra Donald Trump ed Elon Musk, è stato definito da entrambi come un’occasione imperdibile per ridare fiato alla “libertà di parola”. Musk, aprendo la conversazione con il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha puntato il dito sull’attacco informatico: “Questo attacco mostra quanta contrarietà c’è nel far sentire alla gente cosa il presidente Trump ha da dire”. Inolre il miliardario ha ricordato a Trump di aver ricevuto una lettera da Bruxelles prima dell’intervista. “Ci sono tentativi di censura da parte di altri paesi”, ha messo in evidenza Musk.
La discussione tra il tycoon e Musk è iniziata intorno alle 02:40 ed è finita verso le 04:45, un’intervista durata più di due ore durante la quale i due hanno toccato vari temi, dalla guerra in Medio Oriente, alle elezioni statunitensi e quindi Kamaka Harris. Sulle guerre “Tutti stanno aspettando, ma l’Iran non attaccherà, credimi”, ha detto Trump aggiungendo: “Avevo messo in guardia Vladimir Putin dal non attaccare l’Ucraina”, ha ribadito l’ex presidente Usa sottolineato che se ci fosse stato lui alla Casa Bianca l’invasione da parte di Mosca non ci sarebbe stata e Israele non sarebbe stato attaccato da Hamas. Trump ha ribadito la sua stima per il presidente russo Vladimir Putin e l’omologo cinese Xi Jinping eha avuto parole insolitamente positive per il presidente del Venezuela Nicolas Maduro, lodato per avere “abbattuto il crimine del 72 per cento”.
Trump è tornato sull’idea di una Iron Dome per gli Stati Uniti. Ed ha ribadito: “Rischiamo la Terza guerra mondiale”. Musk è d’accordo: “Penso che la gente sottovaluti il rischio”, ha detto il miliardario, aggiungendo: “Dovresti vincere” le elezioni Usa “per il bene del Paese”, definendo Kamala Harris una non moderata ma di sinistra. Il tycoon si è detto d’accordo con lui: “E’ una radicale di San Francisco, è più a sinistra di Bernie Sanders: sarà peggio” di Joe Biden. “Non sono un fan di Biden, che è il peggiore presidente della storia, ma quello che gli hanno fatto è stato un colpo di Stato”, ha detto Trump in merito al ritiro di Joe dalla corsa alla Casa Bianca.
Il tycoon ha definito la sua avversaria, Kamala Harris, una “incompetente” e candidata di “terzo grado”. Le ha contestato il fatto di avergli copiato la proposta di non tassare le mance e ricordato di come sotto di lui l’America “sia cresciuta in modo straordinario”. Trump ha attaccato il sistema giudiziario, definito “malato”, accusato la procura di New York di averlo perseguitato. Poi ha lodato i veicoli elettrici prodotti da Musk con Tesla, nonostante nei comizi si sia schierato sempre contro la transizione ecologica e a favore delle auto a combustione chimica.
Poi ha aggiunto sicuro: A ottobre “tornerò” a Butler in Pennsylvania, riferendosi al luogo del fallito attentato contro di lui. “Gli altri paesi prendono tutti i loro cattivi e li mandano nel nostro Paese. Se vincono” i democratici arriveranno “50-60 milioni di persone da tutto il mondo. Siamo travolti” dai migranti “già oggi. Con me avremo la maggiore deportazione della nostra storia”, ha detto Trump.
Il tycoon ha affermato poi che intende chiudere il Ministero dell’Istruzione, per demandarla ai singoli stati americani: “Non tutti faranno bene, ma sono sicuro che almeno 35 faranno un ottimo lavoro”. Musk ha proposto all’ex presidente Usa una commissione sulle spese americane e ha detto che sarebbe felice di poter aiutare e Trump lo ha invitato a unirsi alla sua prossima amministrazione per ridurre gli sprechi. “Sei il più grande tagliatore di teste”, ha detto Trump a Musk facendo riferimento agli enormi licenziamenti operati su Twitter al momento dell’acquisizione (circa 6000 dipendenti). “Ho bisogno di un Elon Musk, ho bisogno di qualcuno che abbia molta forza, coraggio e intelligenza”. Infine si è parlato di immigrazione irregolare, e qui Trump ha promesso nuovamente “la più grande deportazione nella storia degli Stati Uniti”. Ha parlato di “invasione” di migranti: “Venti milioni sono entrati negli Stati Uniti, arrivati da carceri e manicomi di tutto il mondo”.
Redazione Fatti & Avvenimenti