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Musumeci non può chiedere le “liste no vax”: per il Garante della privacy violano la legge


Chiedere ai lavoratori se sono vaccinati va contro il rispetto della Privacy: il Garante per la seconda volta boccia l’ordinanza del Presidente della Regione Nello Musumeci. Il primo avviso era arrivato il 9 luglio scorso

Il Garante della Privacy, Pasquale Stanzione ha avvertito la Regione siciliana: le “liste no vax” violano il rispetto delle disposizioni in materia di protezioni dei dati personali. La “bacchettata” arriva a seguito dell’ordinanza n. 75 del 7 luglio 2021 firmata da Musumeci, con la quale il Presidente chiede ai vari enti di avere consegnate le liste delle persone che non si sono ancora vaccinate.

Il Garante per la protezione dei dati personali,  è immediatamente intervenuto, avvertendo tutti i soggetti coinvolti, aziende sanitarie provinciali, datori di lavoro e medici competenti, “che i trattamenti di dati personali effettuati in attuazione dell’ordinanza n. 75 del 7 luglio 2021 del Presidente della Regione Sicilia, in assenza di interventi correttivi, possono violare le disposizioni del Regolamento europeo e del Codice privacy, determinando limitazioni dei diritti e delle libertà individuali che possono essere introdotte solo da una norma nazionale di rango primario, previo parere dell’Autorità”.

Pasquale Stanzione ha poi precisato che le disposizioni regionali prevedono che tutti i dipendenti a contatto diretto con l’utenza siano “formalmente invitati” a ricevere la vaccinazione e, in assenza di questa, assegnati ad altra mansione. Tali trattamenti relativi allo stato vaccinale del personale non previsti dalla legge statale, introducono, di fatto, un requisito per lo svolgimento di determinate mansioni su base regionale, generando una disparità di trattamento rispetto al personale che svolge le medesime mansioni sull’intero territorio nazionale.