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Musumeci “premia” la Monterosso a capo Fond. Federico II: per Cancelleri “esce dalla porta per rientrare dalla finestra”


Il duo Miccichè – Musumeci ha chiuso l’anno in bellezza, la condannata ed ancora inputata ex segretario della Regione siciliana, Patrizia Monterosso, viene spostata a nuovo direttore della Fondazione Federico II.

Ad annunciarlo durante i lavori del Consiglio di presidente dell’Ars, è stato Gianfranco Miccichè. Patrizia Monterosso, ex segretaria generale di Palazzo d’Orleans, ricordiamo, era stata condannata in primo grado dalla Corte dei conti, ad un risarcimento di quasi un milione e 300 mila euro, per i fondi extra budget erogati agli enti di formazione. La sentenza poi con l’appello dichiarato inammissibile dai magistrati contabili, è divenuta definitiva. Nello Musumeci che in campagna elettorale aveva dichiarato che avrebbe allontanato la Monterosso, oggi le affida un nuovo prestigioso incarico.

Inevitabile quindi, arriva l’attaco del vice presidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, che definisce la nuova nomina dell’ex segretario generale della Regione: “Manovra di bassissimo profilo”.

“ È difficile trovare un aggettivo per definire questa nuova manovra di bassissimo profilo- commenta il deputato del M5S Gianfranco Cancelleri – La Monterosso praticamente esce dalla porta per rientrare dalla finestra, quando buon senso avrebbe imposto il suo allontanamento definitivo da qualsiasi poltrona collegata direttamente o indirettamente alla Regione”.

“Proprio nei giorni scorsi il procuratore della Corte dei Conti Albo ha chiesto alle giunte Lombardo e Crocetta un risarcimento di quasi un milione di euro per la nomina dell’ex segretario, – continua il vice presidente dell’Ars – senza contare che la Monterosso è stata pure condannata, sempre dalla magistratura contabile, ad un risarcimento di quasi un milione e 300 mila euro per la questione degli extrabudget della formazione professionale e che sempre per questa questione è imputata per peculato con una richiesta di condanna a quattro anni”.

“La cosa gravissima – commenta ancora Cancelleri – è che questa nomina è avvenuta con l’avallo di Musumeci, circostanza confermata dallo stesso Miccichè, che a nostra precisa domanda ha risposto che l’operazione è stata concordata col presidente della Regione, cioè con colui che in campagna elettorale aveva detto chiaramente che avrebbe allontanato la Monterosso”.

Poi la stoccata finale: “Se questo significava soltanto spostarla di poltrona avrebbe dovuto specificarlo ai siciliani cui ha chiesto il voto e che ancora una volta sono stati vergognosamente ingannati”.