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Nace il movimento mondiale pro Russia tra gli aderenti la principessa siciliana Vittoria Alliata di Villafranca e Steven Seagal

È nato il “movimento mondiale Pro Russia” e tra gli aderenti annovera nomi di grande spicco come l’attore americano Steven Seagal, il nipote di Charles de Gaulle, Pierre, e persino la principessa siciliana Vittoria Alliata di Villafranca


Il movimento nato a Mosca, che riunisce 120 rappresentanti di 46 Paesi diversi, ha il chiaro scopo di capovolgere la narrazione degli americani che tramite i media, film e quant’altro hanno descritto i russi come “brutti, sporchi e cattivi” e loro come i “Salvatori del mondo”. Un racconto che negli anno 80 e 90 ha retto, poi però gradatamente, con l’avvento dei social non ha convinto una larga fascia di popolazione.

Il movimento è stato promosso dal filantropo ortodosso Konstantin Malofeev, ritenuto tra i finanziatori delle milizie filorusse in Donbass e per questo sanzionato dall’Occidente. Nel primo congresso di fondazione del Movimento, seduti nella stessa sala al Museo Pushkin, c’erano, il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, l’attore americano Steven Seagal, il nipote di Charles de Gaulle, Pierre e la principessa Vittoria Alliata di Villafranca, scrittrice e studiosa dell’Islam che si fregia di avere tradotto Tolkien da adolescente, arrivata direttamente da Villa Valguarnera, la settecentesca magione di famiglia a Bagheria, a pochi chilometri da Palermo, affittata in passato, per i set di Giuseppe Tornatore e gli spot di Dolce e Gabbana.

Le simpatie della nobildonna per la Russia non erano note finora, anche perché conduce una vita molto riservata. La principessa ha tenuto a sottolineare il forte legame che c’è tra la Russia di Putin e la Sicilia, scagliandosi contro l’Occidente e rilanciando la storia, smentita dagli storici di regime, dello sbarco alleato guidato da Cosa nostra. “La russofobia è solo l’ultima di tante fobie costruite appositamente per stabilire la supremazia degli anglosassoni e il loro diritto di governare il mondo e sfruttarne le risorse”, ha dichiarato nel suo intervento la principessa Alliata di Villafranca, che si è presentata alla platea come “intellettuale siciliana che combatte anche l’arabofobia”.

“Vengo dalla Sicilia”, ha raccontato, “una piccola e multiculturale isola nel mezzo del Mediterraneo, centro di antiche civiltà ma che ora è conosciuta solo per la mafia, portata dagli Usa quando gli americani sono sbarcati in Sicilia per liberarci dai nazisti”. Nel discorso della nobildonna non poteva mancare l’attcco a Hollywood, che a suo dire “ha inventato un’intera immagine del mio Paese per legittimare la sua occupazione con enormi basi militari da cui oggi vengono inviati i droni verso la Russia”.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, l’Occidente tramite le sanzioni, ha tentato di isolare la Federazione Russa, tentativo fallito, basta infatti guardare la cartina del mondo e fare la somma, tra Russia, Cina e India, solo per citare le tre super potenze, che sia in termini di territorio che in abitanti, rappresentano almeno il doppio di coloro che hanno applicato le sanzioni. La nascita del “Movimento internazionale Pro Russia”, quindi, mira secondo i suoi promotori, a ribaltare “l’impressione creata dalla propaganda straniera che nel mondo ci sia solo chi odia i russi”.

L’iniziativa – volta a raccogliere “tutti coloro che amano sinceramente il nostro Paese, la sua storia e cultura” – è stata accolta con favore dal patriarca di Mosca Kirill (“Potete diventare difensori dei valori tradizionali nel mondo, il che è particolarmente importante sullo sfondo del laicismo militante”) e dal presidente Vladimir Putin.

“Apprezziamo molto la vostra ferma determinazione a opporvi alla campagna russofoba e il vostro desiderio di sviluppare il dialogo e una cooperazione umanitaria reciprocamente vantaggiosa”, ha dichiarato il leader del Cremlino nel suo messaggio ai partecipanti. Il manifesto proposto dal Movimento asserisce la necessita’ di promuovere la cultura e la spiritualità russe, “informazioni affidabili” sulla Russia e rafforzare “la diplomazia popolare in difesa di un mondo multipolare”.