“Non vedo l’ora di iniziare, ringrazio Jen per l’amicizia. L’Ucraina resta una priorità per l’alleanza. Ma anche la difesa e la deterrenza, dobbiamo spendere di più. Inoltre entrambi crediamo che il legame transatlantico sia alla base della Nato”
Sono le prime parole di Mark Rutte, neo segretario generale della Nato, nel corso delle dichiarazioni congiunte con l’uscente Jens Stoltenberg. La linea politica del neo segretario generale della Nato non si discosta di una virgola rispetto a quella di Jens Stoltenberg e non poteva essere altrimenti. “Sono determinato a lavorare per mantenere la Nato forte. Servono più forze, capacità, innovazione. Servono maggiori investimenti: bisogna spendere di più. Poi, bisogna aumentare il nostro sostegno all’Ucraina e portarla sempre più vicina alla Nato”, ha detto Nato, Mark Rutte, aprendo i lavori del Consiglio del Nord Atlantico a Bruxelles, aggiungendo che “Non c’è sicurezza senza l’Ucraina”. Infine Rutte ha puntualizzato che il “percorso dell’Ucraina verso la Nato è irreversibile “, ribadendo un concetto già espresso dal suo predecessore.
Dal Cremlino, come riferisce la Tass fanno sapere che erano convinti che il cambio del segretario non avrebbe cambiato minimamente la politica aggressiva della Nato: “La nostra aspettativa è che l’Alleanza del Nord Atlantico continui a lavorare nella stessa direzione in cui ha lavorato”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando l’insediamento di Mark Rutte come nuovo segretario generale dell’Alleanza.
Raggiante il commento del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky su X: “Mi congratulo con Mark Rutte per aver assunto le sue funzioni di segretario generale della Nato. Gli auguro ogni successo in questo nuovo ruolo e non vedo l’ora di lavorare insieme in modo produttivo per rafforzare la sicurezza euro-atlantica e la nostra partnership con l’Alleanza sul percorso dell’Ucraina verso l’adesione a pieno titolo alla Nato” ha scritto Zelensky, aggiungendo: “Solo insieme, l’Ucraina e i suoi alleati, saremo davvero in grado di garantire un’Europa pacifica, stabile e sicura”.
Redazione Fatti & Avvenimenti