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Nessuno tocchi la “grasta” di via Garibaldi: Di Paola e Bellanca all’attacco


I consiglieri Simone Di Paola del PD e Filippo Bellanca capogruppo di Sciacca Democratica intervengono oggi circa la “copiosa produzione di dialoghi su Facebook fra assessori e cittadini che segnerebbero la misura della distanza fra chi come noi pensa che la legge sia sempre e comunque uguale per tutti e chi, evidentemente, ritiene che la legge sia più uguale per alcuni che per altri, specie quando crea qualche disagio”.

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La vicenda è molto semplice: da tempo ormai la grossa fioriera posta alla base della Via Garibaldi con l’ovvio obiettivo di inibire il passaggio di autoveicoli, salvaguardando pertanto la destinazione pedonale della stessa, è stata violentemente sradicata e spostata dalla sua originaria posizione, con la conseguenza che adesso le macchine salgono agevolmente, con buona pace della vocazione pedonale della via in questione .

“Ci saremmo aspettati che un’amministrazione che ogni giorno si riempie la bocca della sua volontà di procedere in direzione della pedonalizzazione di tutto il centro storico (proposito che noi condividiamo in pieno!) essendo conseguente con i proclami fatti, si attivasse immediatamente al fine di ripristinare la collocazione della fioriera, ripristinando l’isola pedonale in Via Garibaldi, facendo altresì chiarezza sulle cause che avevano determinato tali eventi ed attivando i necessari provvedimenti sanzionatori nei confronti dei colpevoli.

Ed invece non è accaduto nulla di tutto questo; – tuonano i consiglier di opposizione – di fatto la “grasta” – così è stata ribattezzata su Facebook – è ancora lì dov’è stata spostata e le auto salgono che è un piacere!

Ora noi non vogliamo assolutamente credere alle cose che si dicono su eventuali favori fatti a qualcuno che mal gradiva il fastidio di non poter arrivare a casa con la propria auto; non vogliamo credere; non pensiamo sia in alcun modo possibile che amministratori comunali possano cedere sul terreno della realizzazione del proprio programma politico amministrativo per fare qualche concessione a qualche amico; non possiamo assolutamente credere he la politica possa arrivare a tanto.

Pensiamo invece – continuano – che ci sia una spiegazione a tutto questo; siamo convinti del fatto che se questa fioriera è stata spostata da impiegati comunali ci saranno motivazioni serie e circostanziate che i nostri amministratori sapranno ben spiegare; se al contrario a spostare questa fioriera dovessero essere stati ignoti che nulla hanno a che vedere con il comune siamo certi che le telecamere sapranno scovare i responsabili cosi da far scattare le dovute sanzioni, dal momento che nessuno che non sia autorizzato può mettere le mani su patrimonio comunale.

Siamo altresì certi he la fioriera tornerà immediatamente al suo posto che le macchine torneranno a non poter salire.

Una cosa non capiamo: perché tanto tempo e perché tanta inerzia? – si chiedono i consiglieri – C’era davvero bisogno che due consiglieri comunali scrivessero per sollevare il problema per una cosa tanto semplice da risolvere? O c’è davvero dell’altro?”