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Nigeriano uccide commerciante a martellate e ferisce cliente intervenuto per fermarlo che ora è in coma

Il presunto omicida dopo la “carneficina” avrebbe anche tentato di aggredire in strada una donna e una bimba, salvate dall’intervento di alcune persone

È accaduto intorno alle 8 di ieri sabato 30 luglio all’interno nel negozio di articoli cinesi, casalinghi e ferramenta “Beautiful city”, a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino.

Robert Omo, 24enne nigeriano, ha ucciso a martellate un commerciante e ferito gravemente un cliente che si trovava all’interno di un negozio di casalinghi. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, l’extracomunitario si è scagliato contro il titolare dell’attività commerciale, un 56enne cinese, Gao Yuan Cheng da tempo residente in paese, dove tutti lo chiamano Franco, e lo ha aggredito a colpi di martello, fracassandogli il cranio e uccidendolo.

Nel negozio era presente Krasimir Petrov Tsankov, un 49enne di nazionalità bulgara anch’esso da anni residente nel Paese, che è intervenuto tentando di fermare l’aggressore, che però ha scagliato la sua furia contro di lui, ferendolo gravemente. Tsankov è stato portato in ospedale dove è stato sottoposto ad una craniectomia decompressiva ed è ora in coma. I colpi sferrati con il martello dell’aggressore hanno devastato la scatola cranica. Le sue condizioni, secondo fonti dell’ospedale “Moscati” di Avellino, sarebbero gravissime.

L’aggressore nigeriano, dopo la carneficina – secondo le testimonianze raccolte – è uscito dal negozio e in strada avrebbe anche tentato di aggredire una donna e una bimba, poi con i vestiti sporchi di sangue, è fuggito ma è stato bloccato da alcuni operai dell’officina di un gommista situata nella zona di Alvanella, poco distante dal casello di Avellino ovest dell’A16 Napoli-Canosa che lo hanno consegnato ai carabinieri.

“Non è stato facile – racconta Giovanni Grieco, uno di quelli che lo hanno bloccato – lui urlava frasi senza senso, diceva che aveva perso il lavoro. Con le auto e utilizzando anche alcuni contenitori dei rifiuti abbiamo fermato la sua folle corsa. Poco prima aveva tentato di aggredire anche una donna e una bambina. Abbiamo evitato un altro dramma”.

I carabinieri della stazione di Monteforte Irpino hanno portato Robert Omo in caserma e arrestato per omicidio volontario e tentato omicidio. Non sono ancora chiari i motivi dell’aggressione. Poco prima il giovane nigeriano era stato allontanato dal dormitorio della Cittadella della carità gestito, insieme alla mensa, dalla Caritas diocesana, dove la notte precedente alla mattanza, dopo essere stato rimproverato per l’ennesima volta da un operatore perché non rispettava gli orari di entrata e uscita, lo aveva colpito con un pugno in pieno volto.