Su nostra rischiesta, il Dott. Accursio Miraglia – che già su Fatti&Avvenimenti cura la rubrica di Benessere&Salute – ci spiega – con parole di “facile comprensione” – l’importanza della scoperta relativa ai tumori del colon del Dott. Domenico Macaluso, volto noto a Sciacca e nell’hinterland, in servizio presso il nosocomio riberese
Una brillante scoperta getta nuova luce sui tumori del colon. Infatti, grazie ad uno studio condotto dal Dott. Domenico Macaluso, in servizio presso l’Ospedale di Ribera, in collaborazione con il dott. Giorgio Bianciardi, dell’Università di Siena, si è registrato un caso clinico in cui un frammento di adenoma del colon, tumore benigno, staccatosi dalla lesione principale, è riuscito a colonizzare la mucosa del colon e a sopravvivere a distanza con meccanismi tali che finora sono stati considerati esclusivi dei tumori maligni.
I tumori benigni, come gli adenomi del colon, sono caratterizzati da una crescita cellulare abnorme, con formazioni di masse che possono assumere anche grandezze considerevoli ma che, a differenza dei tumori maligni, tendono a rimanere ben delimitate, conservano le caratteristiche del tessuto da cui hanno origine e, soprattutto, non tendono né a invadere gli organi circostanti, né a produrre metastasi.
Il medico ricercatore riberese, invece, ha osservato un caso clinico in cui un frammento di un tumore benigno, staccatosi per effetto dei movimenti intestinali (peristalsi) o per attrito con il materiale fecale, è riuscito a sopravvivere ed attecchire a distanza grazie a strategie proprie delle neolasie maligne, che mai si erano ascritte alle neoplasie benigne come l’adenoma.
Questa capacità di “attecchire” a distanza è caratterizzata da un fenomeno, la neo-angiogenesi, fino ad ora, appunto, ritenuta esclusiva delle lesioni maligne.
Ma cosa è la neo-angiogenesi, e a cosa serve?
Ricevere nutrimento e ossigeno e smaltire i rifiuti risultanti dal proprio metabolismo sono operazioni fondamentali per il funzionamento delle cellule di un organismo, sia di quelle sane che di quelle cancerogene.
Queste operazioni fondamentali si realizzano grazie alla circolazione sanguigna che, per mezzo di una complessa rete di vasi costituita di arterie, vene e capillari, raggiunge le cellule in tutti i distretti corporei.
Mentre le cellule normali sono irrorate da vasi normalmente presenti nel nostro corpo, le cellule dei tumori maligni, per poter crescere, creano, grazie a dei fattori di attivazione molecolare, dei vasi sanguigni del tutto nuovi, delle linee di rifornimento nuove, patologiche e di esclusiva pertinenza della massa tumorale. Una circolazione sanguigna “pirata” destinata solo ed esclusivamente a far espandere il tumore ed a favorire la sua diffusione in distretti corporei distanti da quello di partenza.
Nel caso scoperto dal Dott. Macaluso un frammento di un tessuto ancora considerato benigno, cioè un adenoma, è riuscito ad attecchire sulla mucosa del colon dopo essersi staccato dalla massa iniziale, comportandosi, di fatto, come delle cellule maligne. La scoperta, di grande importanza scientifica, promette di gettare nuova luce sullo studio di queste patologie. Una grande scoperta in terra di Sicilia.
Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68
Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli)
Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma)
Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale
Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura “Villa Fulvia”, Roma
Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN
Dal 2009 è consulente tecnico d’ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera.
Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.