L’esercito israeliano ha annunciato di aver compiuto attacchi mirati alla periferia meridionale di Beirut causando almeno 26 morti
Secondo l’IDF è stata colpita la capitale libanese, dove è stato ucciso il capo dell’unità dei droni di Hezbollah. Il ministero dell’informazione libaneseha confermato che un raid aereo israeliano ha colpito la capitale, precisando che è stato colpito il quartiere meridionale di Jamus, già preso di mira nei giorni scorsi, e aggiungendo che tre missili sparati da un jet israeliano hanno centrato e distrutto una palazzina nella periferia sud di Beirut, nel quartiere di Jamus, poco lontano dalla moschea al Qaem, nella stessa zona colpita venerdì scorso e nel quale era stato ucciso un alto comandante di Hezbollah assieme a una cinquantina di civili, tra cui donne e bambini
Il ministero della Salute libanese comunica che il numero delle vittime degli attacchi aerei israeliani di oggi è salito a 26: 20 persone sono state uccise a Younine, nel nord-est del Libano, di cui 19 siriani. Tre nelle città del distretto di Tiro. Una vittima è segnalata a Qana, nel Libano meridionale, e due a Cadmo. Lo riporta la Bbc.
Hezbollah ha risposto ai raid israeliano lanciando 40 razzi dal Libano. L’Idf ha cofermato che nell’ultima ora “sono stati identificati circa 40 razzi provenienti dal Libano verso il territorio israeliano” nell’area dell’Alta Galilea. Non ci sono segnalazioni di vittime. Lo riferisce il Guardian.
In un comunicato, Hezbollah afferma di aver respinto due jet militari israeliani con la propria contraerea: “La resistenza islamica ha affrontato con armi di difesa aerea due velivoli militari nemici provenienti dal mare in direzione di Adlun (vicino Sidone) e li ha costretti a lasciare lo spazio aereo libanese”.
Redazione Fatti & Avvenimenti