“Da questo (ieri, ndr) pomeriggio, le forze aeree hanno colpito circa 100 lanciarazzi e altre infrastrutture terroristiche per un totale di 1.000 bocche da fuoco“
Lo ha affermato un comunicato delle Israel Defense Forces. Lo riporta il Jerusalem Post, secondo cui l’esercito israeliano nella serata di ieri ha condotto nuovi raid aerei in Libano contro sistemi lanciarazzi “pronti a essere utilizzati immediatamente contro il territorio israeliano”.
Fonti libanesi riferiscono che ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei, concentrati in brevissimo tempo, e che quella di ieri è stata l’operazione più pesante dall’inizio del conflitto a Gaza lo scorso ottobre. Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato che le azioni militari contro Hezbollah “proseguiranno” e ha parlato di “una nuova fase della guerra“.
I media israeliani hanno riferito che le Idf non hanno piani “imminenti” per intraprendere una nuova grande operazione nel Paese dei cedri, ma il gabinetto di sicurezza israeliano ha ordinato all’esercito di attendere per vedere quale sarà la risposta di Hezbollah dopo l’attacco in più fasi che il 17 e 18 settembre ha fatto esplodere cercapersone e walkie-talkie del Partito di Dio uccidendo 32 combattenti, diversi civili e ferendo altre 3mila persone. Ieri il leader della milizia libanese, Hassan Nasrallah in un discorso tenuto alla nazione ha definito l’attacco elettronico “Una dichiarazione di guerra” ed ha promesso una “vendetta sanguinosa”.
Arrivano notizie di altre operazioni in altri Paesi dell’area, diversi media arabi hanno riferito che Israele ha attaccato un veicolo sulla strada dell’aeroporto di Damasco, in Siria, e secondo il canale saudita al Hadath diversi membri della milizia filo-iraniana “le brigate Hezbollah in Iraq” sarebbero state eliminati. Secondo la tv pubblica Kan, “un’alta personalità” è stata uccisa nell’operazione.
Redazione Fatti & Avvenimenti